Filippo Tortu fallisce l’appuntamento con la medaglia nella gara dei 100 metri piani. Dopo la grande prestazione di fine giugno a Madrid, i tifosi speravano in una medaglia agli Europei di Berlino. Purtroppo non è arrivato nelle prime tre posizioni
Filippo Tortu fallisce l’appuntamento con la medaglia nella gara dei 100 metri piani. Dopo la grande prestazione di fine giugno a Madrid, dove è diventato il primo italiano di sempre a scendere sotto i dieci secondi e a battere così lo storico primato di Pietro Mennea, sia lui che i suoi tifosi speravano in una medaglia in questi Europei di Berlino. Dopo aver raggiunto la finale senza troppi problemi con un tempo di 10”.12 in semifinale, Filippo non è riuscito ad arrivare nelle prime tre posizioni, troppo veloci i britannici Hughes e Prescod, rispettivamente primo e secondo, e il turco Jak Ali Harvey. Tortu chiude la finale in 10”.08 in quinta posizione, una prestazione che delude l’atleta italiano stesso che a fine corsa commenta la gara definendola la sua prima vera batosta. Sorprende sentire il ragazzo, che sembra essere sicuramente molto ambizioso, parlare così, Filippo è infatti un atleta molto promettente e ci saranno altre occasioni in futuro per conquistare una medaglia. Ma perché parlare di batosta? Per arrivare nelle prime tre posizioni in delle competizioni così importanti e di alto livello è necessario tagliare il traguardo dei 100 metri in meno di dieci secondi. L’atleta azzurro solo una volta, per ora, è sceso sotto i 10 secondi e per prendere una medaglia in questa finale era costretto a replicare o a migliorare il tempo fatto a Madrid due mesi fa, un risultato dunque non facile da raggiungere. L’Italia si può comunque consolare con Yemen Crippa che, a sorpresa, conquista la prima medaglia italiana in questi Europei di atletica. Il ventunenne azzurro arriva dietro al francese Morhad Amdouni e al belga Abdi e conquista un grandissimo bronzo dopo una vincente strategia di gara, Crippa è sempre stato infatti con il gruppo dei migliori che, dopo ogni giro, perdeva sempre più atleti. Negli ultimi 400 metri, l’azzurro aveva perso contatto con i primi tre, Amdouni, Abdi e lo spagnolo Mechaal, soffrendo il cambio di ritmo imposto dai migliori ma, con tanto orgoglio e con le ultime forze rimastegli, è riuscito a riprendere un affaticato Mechaa e a conquistare un bronzo quasi insperato.