In Francia fioriscono le petizioni per chiedere meno limitazioni riguardo alla pratica sportiva durante questo secondo lock down. Tra i principali firmatari di una di queste petizioni, troviamo in particolare i presidenti delle Federazioni francesi di atletica leggera, triathlon, ciclismo ed escursionismo. Insieme ad alcuni medici hanno evidenziato i numerosi effetti nocivi della restrizione della libertà in merito alla pratica dello sport.
“Andare in bicicletta, camminare e correre è improtante sia per la salute fisica che mentale!”, hanno detto i firmatari ricordando che “praticare regolarmente attività fisica è essenziale per rafforzare il sistema immunitario“.
Da una indagine, sembrerebbe che i francesi siano ingrassati in media di 2,5 kg durante il primo lock down e gli operatori sanitari avrebbero anche osservato un deterioramento della salute psicologica. “E’ ormai chiaro che la pratica sportiva individuale all’aperto espone poco al virus. Pertanto, presenta un rischio molto inferiore rispetto allo stare in ambienti chiusi e, quando svolta individualmente, il rischio di contaminazione diventa quasi zero. Bisogna evitare di creare assembramenti, specialmente al chiuso”, hanno aggiunto.
I firmatari della petizione vogliono ottenere un ampliamento del perimetro, adesso limitato ad 1 km dalla propria abitazione, entro il quale possono svolgere attività fisica, perché nelle zone più densamente abitate attualmente sarebbero addirittura favoriti gli assembramenti oltre al fatto che poter praticare sport in un contesto naturale, come quello di un parco, contribuirebbe al benessere psichico degli individui.
Fonte: Jogging-International
Fonte tuttosport.com