Dopo una fuga lunga più di 80 chilometri, l’inglese ribalta il Giro arrivando al traguardo dello Jaffereau con un vantaggio di oltre tre minuti su Dumoulin mentre il capolista Yates crolla con un ritardo di mezz’ora. Pozzovivo e gli italiani out
Bardonecchia (Torino) – Lo aveva detto: “Il Giro non è finito”. E nella tappa da Venaria a Bardonecchia, l’inglese Chris Froome ha ribaltato la classifica attaccando già a ottanta chilometri dall’arrivo.
Un’azione potente e inarrestabile, che si è conclusa solo al traguardo dello Jaffereau e dopo la tremenda salita del Colle delle Finestre con la mitica Cima Coppi. Anche l’impresa del corridore targato Sky è stata epica. Una grande dimostrazione di forza. Mentre lui andava a prendersi la vetta, alle sue spalle crollava la maglia rosa Yates, in palese difficoltà già ieri a Prato Nevoso. Alla fine mezz’ora di ritardo e addio Giro.
Da applausi anche Dumoulin: l’olandese ha cercato di tenere il passo del rivale, reagendo a diverse crisi e mantenendo sempre un’andatura costante. Alla fine, restando nel gruppetto degli inseguitori, ha chiuso al quinto posto con un ritardo di oltre tre minuti: 3’21” per l’esattezza, abbastanza per permettere a Froome di vestire il rosa con un vantaggio di 37”. Più indietro Pozzovivo. Da registrare tra gli italiani anche l’abbandono di Aru, già al Col del Lys.
Oggi ultima tappa prima della passerella romana. In Val d’Aosta (partendo da Susa) altra prova ripida fino ai duemila metri di Cervinia.