SAN FRANCISCO – Il sogno di Haotong Li, primo cinese a guidare un Major dopo due giri, si sgretola al terzo giorno con Dustin Johnson che lo attacca e prende il comando dell’Us Pga Championship, prima prova del Grande Slam, che si sta svolgendo sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California.
La cavalcata di Johnson e la risalita tardiva di Thomas
Johnson, 36enne di Columbia (South Carolina), numero cinque mondiale con 21 titoli sul circuito comprensivi di un major (US Open, 2016) e di sei WGC, ha tenuto un’andatura sottolineata da qualche sbavatura (un bogey e un doppio bogey), ma resa efficace da otto birdie per 65 (-5) con cui ha lasciato a un colpo Scottie Scheffler, debuttante nel torneo, e Cameron Champ (202, -8). E’ la terza volta che Johnson si trova al vertice di un major dopo 54 buche e nelle precedenti tre occasioni, tutte nell’US Open, ha sempre mancato il bersaglio, però in altri eventi ha fatto centro otto volte su 17. Se sfata il tabù ha la possibilità di divenire nuovo leader mondiale, ma dipenderà da una serie di combinazioni favorevoli con i piazzamenti degli altri che lo precedono nel ranking e, in primis, di Justin Thomas, tornato sul torno la scorsa settimana dopo oltre due anni e che è risalito dal 60° al 34° posto con 209 (-1).
Koepka scende, ma naviga a vista. Crollo del cinese Li
Nella corsa al titolo ha perso due posizioni Brooks Koepka, quarto con 203 (-7) alla pari con Collin Morikawa e con Paul Casey, ma sono rimaste intatte le sue possibilità di assicurarsi il torneo per la terza volta consecutiva ed emulare Walter Hagen a cui l’impresa nell’US PGA Championship è riuscita 94 anni addietro. Hanno ampie possibilità anche Bryson DeChambeau, Tony Finau, Justin Rose, Jason Day, Daniel Berger e Tommy Fleetwood, settimi con 204 (-6), mentre è letteralmente andato in pezzi il sogno di Haotong Li di divenire il primo cinese a conquistare un major: da leader a 13° con 205 (-5) dopo un 73 (+3). Hanno risalito la classifica con una rimonta tardiva, ma sono ormai fuori gioco Jon Rahm, numero due del World Ranking, Webb Simpson, numero 4, Patrick Cantlay e Patrick Reed, 21.i con 207 (-3), mentre continua la deludente prestazione di Rory McIlroy, numero 3, 43° con 210 (par), e di Tiger Woods, da 44° da 59° con 212 (+2), che ha messo insieme due birdie e quattro bogey per il parziale di 72 (+2). In caduta libera Jordan Spieth, 78° con 217 (+7).