La corsa al Golden Boy di Erling Haaland è un po’ come fosse iniziata nel 2018. Mentre in quel dicembre Matthijs De Ligt, all’epoca difensore dell’Ajax, veniva incoronato miglior Under 21 d’Europa da Tuttosport, nella rubrica “A caccia di talenti” del nostro giornale si iniziava a parlare di un giovane attaccante norvegese. «Nel Molde c’è un 2000 con potenzialità da top club, da prendere subito. Si chiama Erling Haaland, è figlio d’arte e segna in tutti modi. Paragoni? È un Lukaku scandinavo con la generosità di Mandzukic». Cominciava così la relazione tecnica di Andrea Ervigi, all’epoca uno degli osservatori protagonisti nell’appuntamento settimanale che Tuttosport dedica ogni venerdì allo scouting, pubblicata il 28 dicembre 2018. Ervigi, grande esperto di calcio internazionale, era rimasto folgorato da Haaland seguendo l’Under 17 della Norvegia e in seguito l’Europeo Under 19 in Finlandia, «torneo nel quale Erling esplose mettendo a segno 10 gol e un assist». Una grandissima intuizione quella dell’osservatore di Venezia, che non a caso in estate è stato ingaggiato dalla Figc.
La previsione
Già, perché Haaland è diventato Golden Boy dopo essersi consacrato nel Borussia Dortmund, dove è arrivato a inizio 2020. Ma il norvegese era diventato famoso già nei mesi precedenti quando, segnando a raffica nel girone di Champions con il Salisburgo, aveva attirato su di sè l’interesse di mezza Europa, compresa la Juventus. La relazione di Tuttosport risale, invece, a un periodo ancora precedente. Haaland aveva 18 anni e giocava nel Molde, in Norvegia. Nonostante la giovane età e la scarsa esperienza ad alto livello, l’osservatore Ervigi era stato abbastanza categorico già nel 2018: «Nel giro di due anni diventerà un top, ha le potenzialità per diventare da Juve». Detto e fatto: è il Golden Boy 2020.
Fonte tuttosport.com