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I bookmaker salvano il proprio 2020 grazie alla spesa sull’online

Va anche tenuto in considerazione che il settore delle scommesse sportive rappresenta anche una fonte di incasso

Il 2020 è stato un anno che ha, senza dubbio, stravolto certezze e capisaldi in ogni categoria commerciale a causa della pandemia. Uno dei settori che è riuscito a difendersi dignitosamente, grazie a un collaudato mercato on line, è stato sicuramente quello legato alle scommesse sportive. Se i punti di vendita “terrestri”, quelli delle sale scommesse e della raccolta dai corner scommesse, hanno subito la doppia chiusura stabilita dal governo per limitare i pericoli di assembramento e di trasmissione del virus, ecco che il settore dell’on line va a colmare i mancati introiti dai punti vendita fisici con numeri da record, soprattutto per gli operatori più conosciuti. 

Stimato -40% su raccolta da scommesse in “agenzie fisiche”

Infatti, va detto che a pagare maggiormente il danno della pandemia sono stati i gestori delle agenzie di scommesse che tra costi per i canoni di locazione e mancati introiti dalle giocate dei propri utenti abituali hanno subito una batosta notevole. Alcuni hanno preferito chiudere bottega con un lieve danno collaterale anche per il brand su cui si appoggiavano. Ma, come detto, alcuni noti operatori con regolare licenza in Italia si sono difesi benissimo in questo 2020 grazie all’importante contributo dei siti internet. La stima sulla raccolta è al ribasso rispetto allo scorso anno ma enormemente condizionata dalla prevista forte riduzione del gioco fisico (-40%) solo in parte mitigata dall’incremento delle scommesse online (+6%). Mutuando, dunque, un tipico gergo sportivo possiamo ben dire che il comparto del betting si è salvato in calcio d’angolo grazie alla sezione via internet. Infatti, la spesa degli utenti via internet è cresciuta del 23%, attestandosi tra gennaio e ottobre a 707,5 milioni, contro i 574,5 milioni dello stesso periodo del 2019. 

Grazie anche all’inizio della Champions League il mese di ottobre è stato da record per i siti on line di scommesse che hanno registrato un +120,3% con 124,6 milioni di euro contro i 56,5 milioni dello stesso mese dell’anno precedente. 

Ma quali sono i migliori operatori in Italia nel 2020?

A farla da padrone sono quelle che una volta nella corsa al titolo del campionato italiano erano definite le stelle sorelle. Qui si tratta di sette veri e propri colossi che si spartiscono in pratica oltre il 70% del mercato delle scommesse in Italia. Si tratta di Snaitech, Sisal Entertainment, Goldbet, SKS365 Malta, Lottomatica scommesse, Bet365 e GVC che ha al proprio interno tre siti come GiocoDigitale, Bwin ma soprattutto  Eurobet.

Ma cosa porta gli utenti a scegliere determinati bookmaker, soprattutto nel mercato online rispetto ad altri? Sicuramente a incidere sulla scelta c’è il fattore affidabilità. Affidarsi a un brand riconosciuto a livello internazionale come Eurobet o su tre importanti operatori molto noti in Italia come Snai, Sisal e Lottomatica può influire sulla scelta dell’utente sul bookmaker cui indirizzarsi per il gioco on line. Va detto che da questo punto di vista c’è una regola molto semplice che è fonte di garanzia totale, certificata dallo stato. Si tratta della lista degli operatori con licenza per il gioco a distanza in Italia. Un elenco di siti internet che è possibile verificare sul sito ADM (agenzie dogane e monopoli).

Un altro aspetto, di sicura importanza, è anche quella relativa all’ampiezza dell’offerta. Non sono pochi gli utenti che si orientano su un determinato bookmaker anzichè un altro perchè uno propone mercati che in tanti non propongono. Basti pensare ai multigol o alle combochance. Ma non solo, alcuni bookmaker offrono tantissime altre quote molto interessanti che rientrano o nell’ampia famiglia degli antepost o nei più ampi palinsesti complementari. Tra queste rientrano, ad esempio, le quote sui record in campionato, quello sui minuti di imbattibilità o ancora sul piazzamento Champions per il prossimo anno (lotta mai infuocata come in questa stagione) senza dimenticare anche le quote sull’esonero degli allenatori del nostro campionato, ultimo caso in ordine di tempo quello di Maran dalla panchina del Genoa.

 

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