Juventus 7
L’operazione Chiesa impreziosisce un bel mercato, forse l’ultimo di Fabio Paratici in bianconero, con 4 potenziali nuovi titolari messi a disposizione di Pirlo: Arthur (lo scambio con Pjanic è stato il più clamoroso del mercato), McKennie, Kulusevski (preso a gennaio per 35 milioni, un affare) e appunto Chiesa, voluto dal tecnico. Lacune: non è arrivato nessun difensore, la fascia sinistra è scoperta, visto che l’affare Emerson Palmieri è saltato, e cessioni solo in prestito.
Inter 7.5
Hakimi, arrivato dal Real Madrid, è tra gli acquisti top dell’estate. Rosa completa in tutti i ruoli, profonda e di qualità, da scudetto. Accontentato Conte con Vidal, mercato condotto secondo le indicazioni dell’allenatore: anche Darmian sarà utile.
Atalanta 8
La cessione del 18enne Diallo al Manchester United per 40 milioni è il capolavoro di una campagna acquisti mirata a migliorare soprattutto la panchina: perfetti, per questo scopo, il difensore Romero, il laterale Piccini, i jolly offensivi Lammers e Miranchuk. E i gioielli sono rimasti tutti.
Napoli 8
Gattuso può essere soddisfatto: De Laurentiis gli ha comprato il formidabile (giovane) centravanti Osimhen, l’acquisto più costoso in assoluto del mercato italiano 2020, e non ha venduto (ma per assenza dell’offerta giusta) l’indispensabile Koulibaly. Napoli da scudetto, quindi, con Bakayoko rinforzo a centrocampo ufficializzato l’ultimo giorno: il francese sostituirà Allan, finito all’Everton.
Lazio 6
Il colpo è non aver ceduto nessuno, come l’anno scorso. Ma a Inzaghi manca un vero rinforzo in difesa: Hoedt non basta. Migliorato invece l’attacco con Muriqi, pagato 20 milioni (solo per Zarate Lotito aveva speso di più) e la panchina con il jolly Andreas Pereira e l’argentino Escalante, il vice-Leiva. Sulla fascia sinistra, Fares tenterà di non far rimpiangere Lulic, ancora ai box. I tifosi si aspettavano “un nome” per la Champions: doveva essere David Silva, che la Lazio l’ha sedotta e poi abbandonata.
Roma 6.5
L’acquisto migliore è arrivato a parametro zero: l’attaccante Pedro, subito decisivo a Udine. In difesa, mosse importanti l’innesto di Kumbulla, strappato alla Lazio, e la tormentata conferma di Smalling. In attacco, Borja Mayoral è un vice-Dzeko che può funzionare. Ceduti Under, Kluivert, Florenzi – sulla fascia destra il titolare è Bruno Peres – e Kolarov, difficile dire se la squadra sia più forte rispetto all’anno scorso. Sul paragone pesa, sicuro, l’infortunio di Zaniolo.
Milan 7
L’operazione da standing ovation è la conferma di Ibrahimovic: visto l’ingaggio chiesto (e ottenuto) non era scontato. Mercato intelligente, con il giovane talento Tonali e il funambolo Brahim Diaz. Panchina più forte con Dalot dietro e Hauge davanti. Però Pioli aspettava un difensore centrale, non è stato preso.
Le altre
La Fiorentina merita almeno un 6.5, nonostante la cessione di Chiesa, perché Bonaventura e Callejon sono due colpi importanti a costo zero. Ci si aspettava molto di più dal Cagliari (voto 5), che si è limitata al “vecchio” Godin (ma la difesa resta da brividi). Bravo il Sassuolo (6.5) a non cedere i pezzi migliori, a partire da Boga e Berardi, mentre la Sampdoria (6) si è svegliata nelle ultime settimane: Candreva e Keita aggiungono qualità alla squadra di Ranieri. Tra i titolari, il Bologna (5) ha aggiunto solo De Silvestri: Mihajlovic deluso. Almeno gli hanno tenuto il giapponese Tomiyasu, corteggiato dal Milan. Addirittura sette, invece, i titolari in più per il Genoa di Maran (7), da Zappacosta e Badelj a Pjaca e Luca Pellegrini: curiosità per il centravanti ubzeko Shomurodov. Praticamente fermo il Parma (5), che rispetto allo scorso anno ha perso Kulusevski. Il Verona (6) si è privato di Kumbulla, difficile che Cetin riesca a non farlo rimpiangere: Benassi, Tameze e Barak novità a centrocampo, in attacco preso in extremis – con notevole sforzo – Kalinic dall’Atletico Madrid. All’Udinese (5) non basta aver trattenuto De Paul per meritare la sufficienza, mentre il Benevento arriva al 7 grazie agli acquisti di Glik, Ionita, Iago Falque, Caprari e Lapadula. Solo un 5.5 per il Torino, che ha tenuto Belotti ma non appare rinforzato rispetto all’anno scorso. Tante novità per lo Spezia (sette nuovi titolari, 6.5 in pagella) e Crotone (quattro innesti nella formazione base, 6 il voto), però per entrambe salvarsi resterà un’impresa.
Fonte www.repubblica.it