Insieme, possono mettere su una squadra con tanto di riserve. Sono i calciatori di Serie A attualmente positivi al coronavirus, presenti in quasi la metà dei club (nove su venti). Si può anche abbozzare una formazione, modulo 4-3-2-1: Carnesecchi (o Radu) in porta, difesa con Young, Skriniar, Duarte e Bastoni, a centrocampo Gagliardini, Nainggolan, Diawara, con Zielinski ed Elmas dietro l’unica punta. Ma che punta: Cristiano Ronaldo. Un undici di tutto rispetto, con in panchina Radu (o Carnesecchi) Gabbia, Marchizza, Barak e Gunter. E che potrebbe affrontare il Genoa, che da solo conta ancora 14 contagiati. Il che porta a un totale di 30 giocatori attualmente positivi. E’ il calcio al tempo del Covid-19, in cui allenatori e tifosi stanno più in ansia per l’esito di un tampone che per un infortunio.
I contagi in nazionale
I giorni che ci separano dal ritorno del campionato, che si riaprirà sabato con tutte le big in campo (Napoli-Atalanta, Inter-Milan, Sampdoria-Lazio e Crotone-Juventus), sono caldissimi: faranno infatti ritorno dalle nazionali i tanti giocatori impegnati in giro per il mondo. Da protocollo, per poter scendere in campo serve un tampone negativo 48 ore prima del fischio d’inizio: si può cominciare a fare gli scongiuri. Non è un’esagerazione: durante gli impegni delle nazionali, la Juventus ha perso il suo uomo migliore, contagiato nel focolaio portoghese che ha visto positivi anche il portiere Lopes e il difensore Fonte. Ma anche se la cassa di risonanza della positività di Ronaldo è stata mondiale, il suo caso non è stato l’unico: la Roma ha scoperto che Diawara è tornato positivo dopo gli impegni con la Guinea e il cluster che ha colpito l’Under 21 azzurra ha coinvolto Carnesecchi dell’Atalanta, Bastoni dell’Inter e Gabbia del Milan. Insomma, al momento tra le grandi solo Lazio e Napoli sono state risparmiate. Ma gli azzurri avevano bloccato tutti i giocatori chiamati dai rispettivi ct, perché c’era da rispettare l’isolamento in seguito alle positività di Zielinski ed Elmas. Il solo Milik ha risposto alla convocazione della Polonia, ma l’attaccante è fuori sia dalla lista del campionato che da quella Uefa.
Un controllo impossibile
Non è difficile immaginare che, se dovesse esserci un ulteriore incremento di tamponi positivi per i giocatori impegnati in nazionale, monterebbe la polemica da parte dei club. Il ct azzurro Mancini, alla vigilia della gara con l’Olanda, ha fatto il pompiere: “Chiunque può risultare positivo, pensiamo ai calciatori che hanno figli che vanno a scuola”. Ma è un fatto che, con i calciatori sparpagliati a tutte le latitudini in un momento in cui i contagi sono in crescita, controlli e precauzioni da parte delle squadre di club potrebbero servire a poco. E tra un mese si ripeterà lo stesso scenario, con una nuova sosta per le nazionali.
Il caso Ronaldo
Il problema non è di poco conto: adesso si entra nel vivo della stagione, partono le coppe europee e le partite sono concentrate ogni tre giorni. Un tampone positivo significa dover rinunciare a un giocatore per almeno tre match: nel caso di Ronaldo, è a rischio addirittura la supersfida con il Barcellona di Messi del 28 ottobre, perché l’Uefa vuole la conferma della negativizzazione entro sette giorni dalla sfida. Insomma, per CR7, che finché non risulterà negativo non potrà rientrare in Italia e salterà sicuramente Crotone e Dinamo Kiev, sarà una vera corsa contro il tempo. Per una volta, il suo fisico bionico potrebbe non bastare a vederlo in campo nel match più atteso della fase a gironi di Champions.
I dubbi della Serie A
Con il Genoa ancora pienamente investito dal coronavirus, qualcuno parla già di campionato falsato: i medici sportivi sono pronti a ritoccare il protocollo (che il ministro dello Sport Spadafora ha invitato a rispettare con rigore, bacchettando i club) per evitare nuovi interventi delle Asl locali che ingolferebbero in maniera irrimediabile il calendario. E torna a farsi viva l’ipotesi playoff per portare a termine la stagione. Ma per poterla prendere in considerazione bisogna completare almeno il girone d’andata: allo stato attuale, nessuno si sente di metterci la firma.
Calciatori attualmente positivi al coronavirus
ATALANTA: Marco Carnesecchi
BENEVENTO: Nessuno
BOLOGNA: Nessuno
CAGLIARI: Nessuno
CROTONE: Nessuno
FIORENTINA: Nessuno
GENOA: Valon Behrami, Davide Biraschi, Petar Briek, Francesco Cassata, Domenico Criscito, Mattia Destro, Lukas Lerager, Darian Males, Filippo Melengoni, Luca Pellegrini, Marko Pjaca, Lasse Schone, Miha Zajc, Davide Zappacosta
INTER: Alessandro Bastoni, Roberto Gagliardini, Radja Nainggolan, Ionut Radu, Milan Skriniar, Ashley Young
JUVENTUS: Cristiano Ronaldo
LAZIO: Nessuno
MILAN: Leo Duarte, Matteo Gabbia
NAPOLI: Eljif Elmas, Piotr Zielinski
PARMA: Nessuno
ROMA: Amadou Diawara
SAMPDORIA: Nessuno
SASSUOLO: Nessuno
SPEZIA: Riccardo Marchizza
TORINO: Nessuno
UDINESE: Nessuno
VERONA: Antonin Barak, Koray GunterFonte www.repubblica.it