Non hanno gli ingaggi dei calciatori di serie A. Ma si sono qualificate ai Mondiali di Francia 2019. La nazionale di calcio femminile è una realtà vincente e non sono professioniste. Ed in campo sanno evidenziare una buona tecnica
Ma chi ha detto che il calcio non è uno sport per donne? O che a parlare di calcio con le donne si perde solo tempo? Nel frattempo a calciare un pallone si sono dedicate anche le ragazzine con il vestito a fiori ed il calcio femminile è una realtà. Confermata dai numeri. La nazionale italiana, con una partita d’anticipo, dopo vent’anni si è qualificata per il prossimo Mondiale di calcio, che si disputerà l’anno prossimo in Francia. Quella maschile…Russia 2018 il Mondiale l’ha visto in televisione! Milena Bertolini, 52 anni, è l’allenatrice di queste valorose ragazze e assieme a Carolina Morace è abilitata ad allenare anche una squadra di serie A maschile. E a Coverciano, tempio, per gli allenamenti dei maschietti, si allenano anche le donne. E le ragazze della nazionale hanno profili sempre più seguiti. Non hanno gli ingaggi dei CR7, Messi o Neymar. Anzi, la legge 91 datata 1981 non prevede che una donna possa essere professionista. Resta quindi abissale il gap con altri Paesi d’Europa e del mondo. In Italia ci sono 23 mila giocatrici iscritte alla Fogc, più o come vent’anni fa. In Francia sono più di 90 mila. Senza contare che nel Nord Europa le Nazionali sono fortissime e anche il ruolo della donna è determinante. Da noi non girano miliardi, ma di calcio si può campare. Molte ragazze studiano e puntano alla laurea. E non dite loro che hanno fisici mascolini o sono sgraziate. Forza Azzurre!