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IL FILM DEL 2019, APRILE: Kvitova firma il 1° bis del 2019 a Stoccarda e “vede” il trono

 

Al “Volvo Car Open” (Wta Premier con 823.000 dollari di montepremi) sulla terra verde di Charleston, in South Carolina (Stati Uniti), Martina Trevisan rompe il ghiaccio vincendo il suo primo match nel main draw di un torneo del circuito maggiore: la 25enne fiorentina numero 159 Wta, promossa dalle qualificazioni, liquida 62 61 l’ucraina Nadia Kichenok, specialista del doppio, senza ranking in singolare, anche lei qualificata.

Il trofeo se lo aggiudica Madison Keys: in finale la statunitense, numero 18 del ranking e ottava testa di serie, supera 76(5) 63, la danese Caroline Wozniacki, numero 13 Wta e quinta favorita del seeding, tornata a disputare una sfida per il titolo sulla terra dopo quattro anni (Stoccarda 2015). E c’è una novità nel box dell’ex numero uno del mondo: Francesca Schiavone. Ed è proprio Caroline a spiegare che la milanese, vincitrice del Roland Garros nel 2010, sarà la sua consigliera per la stagione sul “rosso”: “Lei conosce la terra battuta veramente bene, sono molto felice di averla con me”.

Garbine Muguruza si ripete all’”Abierto GNP Seguros” (WTA International con un montepremi di 250.000 dollari) sul cemento di Monterrey, in Messico: la spagnola, numero 19 Wta e seconda testa di serie, nonché campionessa in carica, supera in finale la bielorussa Victoria Azarenka, numero 67 Wta e quinta di serie, costretta al ritiro sul 61 3-1 per la sua avversaria a causa di un infortunio al polpaccio destro. Vika non arrivava in fondo ad un torneo dal 2016 quando aveva firmato il “Sunshine Double” con la doppietta Indian Wells-Miami.

A Bogotà Anisimova stupisce tutti

Sara Errani esce nei quarti del “Claro Open Colsanitas” (WTA International con 250mila dollari di montepremi) sulla terra rossa di Bogotà, in Colombia: a battere la 31enne romagnola, numero 243 del ranking mondiale, ripescata in tabellone come lucky loser, è l’australiana Astra Sharma, 23 anni, numero 138 Wta, approdata per la prima volta tra le migliori otto del circuito maggiore. Il trofeo – il primo in carriera per lei – finisce nelle mani di Amanda Anisimova: la 17enne statunitense di origi russe, numero 76 del ranking e 6 del seeding, batte in rimonta 46 64 61 proprio la Sharma.

Polona Hercog si aggiudica invece il “Samsung Open” (WTA International sempre con un montepremi di 250milia dollari) sulla terra rossa di Lugano, in Svizzera (in calendario dallo scorso anno al posto di Biel, che peraltro si è giocato solo nel 2017). Nella sfida per il titolo la slovena, numero 89 Wta, si impone 63 36 63, dopo due ore e 16 minuti, sulla 17enne polacca Iga Swiatek, numero 115 Wta, alla prima finale nel tour maggiore (non era mai andata oltre il 2° turno).

Le russe condannano le azzurre
A Mosca la Russia batte 4-0 l’Italia nella sfida di Fed Cup valida per la permanenza nel World Group II disputata sulla terra rossa indoor della CSKA Arena. Il punto decisivo porta la firma di Anastasia Pavlyuchenkova che nella sfida tra le numero uno dei rispettivi team, sconfigge 64 63 Martina Trevisan. 
A risultato acquisito Vlada Koval ed Anastasia Potapova superano 46 63 10-7 Sara Errani e Jasmine Paolini. Il sabato nel primo singolare la Potapova aveva battuto in rimonta 26 63 61 la Trevisan mentre la Pavlyuchenkova si era imposta per 76(4) 76(5) sulla Paolini. L’Italia retrocede dunque nei raggruppamenti zonali (Gruppo I zona Europa-Africa) ma spera ancora: nella riunione dell’ITF – ad agosto a Lisbona – potrebbe essere approvata la riforma della Fed Cup sul modello di quella già in vigore da quest’anno in Davis.

Il trofeo 2019, a novembre, sarà invece una questione tra Australia e Francia. In semifinale a Ruen, infatti, le padrone di casa battono la Romania al doppio di spareggio grazie ad una prestazione maiuscola di Garcia e Mladenovic, tornate a giocare insieme dopo oltre due anni e diverse incomprensioni, che superano in rimonta 57 63 64, dopo una battaglia di due ore e 37 minuti, Halep e Niculescu. Anche a Brisbane è il doppio di spareggio a decidere con Barty e Stosur che si impongono per 75 36 62 su Azarenka e Sabalenka firmando il 3 a 2 sulla Bielorussia che permette all’Australia di tornare in finale dopo 26 anni.

Ancora problemi per la “tigre siberiana”

Si allunga il periodo di assenza dal circuito di Maria Sharapova. La tennista russa, nel giorno del suo 32esimo compleanno, annuncia il forfait a Stoccarda, dove ha vinto per tre volte di fila (2012-2014). La siberiana ha giocato solo tre tornei in questo 2019, raggiungendo i quarti a Shenzhen, gli ottavi agli Australian Open mentre ha dato forfait al secondo turno a San Pietroburgo, la prima settimana di febbraio, per il problema alla spalla che ha poi richiesto un piccolo intervento chirurgico al tendine già ricostruito.

Primo titolo in carriera per Petra Martic che va a segno nella “TEB BNP Paribas Istanbul Cup” (WTA International da 250mila dollari di montepremi) sulla terra battuta di Istanbul, in Turchia. In finale la 28enne di Spalato, numero 40 Wta e sesta favorita del seeding, batte in rimonta 16 64 61 la ceca Marketa Vondrousova, numero 46 del ranking mondiale, superata per la quarta volta in altrettante sfide. Per la croata centro al terzo tentativo: aveva infatti perso le finali di Bucarest lo scorso anno e di Kuala Lumpur nel 2012.

La prima a concedere il bis

E’ Petra Kvitova, invece, la nuova regina di Stoccarda e la prima giocatrice a vincere due tornei in questo 2019. Nella finale del “Porsche Tennis Grand Prix” (WTA Premier con un montepremi di 886.077 dollari) sulla terra rossa indoor tedesca, la mancina ceca, numero tre del ranking e del seeding, si impone 63 76(2) sull’estone Anett Kontaveit, numero 15 Wta ed ottava favorita del torneo, che in semifinale aveva avuto via libera per il forfait della giapponese Osaka, numero uno del mondo, a causa di un problema agli addominali. Per la 29enne di Bilovec è il 27esimo titolo in carriera su 36 finali disputate, il secondo stagionale dopo quello conquistato a Sydney ad inizio gennaio: nel ranking scavalca la Halep e il trono mondiale è di nuovo vicinissimo.

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