avvocatoinprimafila il metodo apf

Il Napoli si diverte in amichevole con i tifosi

Castel di Sangro – A suo modo è stato un evento, visto che in Italia non si giocava una partita a porte aperte dal lontanissimo 4 febbraio: Spezia-Pescara. La gioia di rompere il ghiaccio è toccata ai 1280 tifosi che hanno assistito al debutto stagionale del Napoli in Abruzzo, nel triangolare con i padroni di casa del Castel di Sangro e l’Aquila. Misurazione della temperatura, mascherine e distanziamento in tribuna, con la maggior parte dei settemila sediolini dello stadio Teofilo Patini lasciati prudenzialmente vuoti. Ma è stata lo stesso una festa, soprattutto per il travolgente esordio in maglia azzurra di Victor Osimhen. Il giovane attaccante nigeriano, acquistato un mese fa dal Lille per 70 milioni più bonus, ha infatti subito impressionato per la sua esuberanza fisica e ha dato spettacolo con tre gol e due assist in 45′, esaltandosi nel modulo più offensivo (4-2-3-1) su cui sta lavorando Gattuso per metterlo a suo agio. Il nuovo arrivato ha mostrato un’intesa naturale con Mertens, schierato dal tecnico come trequartista e a tratti da seconda punta. Più defilata la posizione di Lorenzo Insigne, che si è tolto peraltro lo sfizio di fare centro con un morbido pallonetto e poi di tacco. Il pomeriggio è stato invece molto amaro per Milik, a un passo dall’addio e contestato dal pubblico dopo un paio di facili occasioni fallite sotto porta. Ringhio alla mezz’ora ha preferito farlo uscire dal campo per togliere dalla situazione di imbarazzo il centravanti polacco (assai infastidito). Per il resto solo note positive, anche se ovviamente parziali. La sfida con il Castel di Sangro è finita 10-0, quella con l’Aquila 11-0. Nella prima gara Gattuso aveva sperimentato anche un inedito 4-1-4-1 e ha avuto delle risposte positive dal Napoli. Gli esperimenti continueranno nei prossimi giorni nel ritiro abruzzese, nonostante la partenza degli undici azzurri convocati in Nazionale. Il debutto di Osimhen è stato nel frattempo una scarica di adrenalina per tutti, a cominciare dai tifosi. Il calcio con le tribune piene è un’altra cosa.

Fonte www.repubblica.it

Exit mobile version