Il controverso principe ereditario saudita Mohammed bin Salman avrebbe offerto 3,8 miliardi di sterline, pari a 4,34 miliardi di euro, per acquistare la squadra più titolata d’Inghilterra, il Manchester United. Lo ha riportato il tabloid britannico Sun nella sua edizione domenicale, secondo cui l’offerta faraonica era già stata avanzata a ottobre, prima che lo scandalo internazionale suscitato dall’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi avesse messo la proposta in secondo piano.
Il Manchester United è stato rilevato nel 2005 dalla famiglia Glazer per 790 milioni di sterline in un’acquisizione in parte finanziata indebitando la stessa squadra. Secondo il Sun, la famiglia proprietaria anche della squadra di football americano dei Tampa Bay Buccaneers non è interessata a cedere il club, che lo scorso settembre ha registrato ricavi record di 590 milioni di sterline, pari a 674 milioni di euro.
La proposta dipenderebbe dalla possibilità che la squadra riesca a qualificarsi alla prossima Champions League, una prospettiva al momento non certa dopo l’esonero di José Mourinho sostituito dall’ex attaccante dei Red Devil, Ole Gunnar Solskjaer. Attualmente il Manchester United si trova in quarta posizione in Premier League ma ha un solo punto di distacco dall’Arsenal e dal Chelsea, quinti a pari merito con 50 punti.
Secondo il Sun, il principe della Corona intende rilevare il club per sfidare il Manchester City di proprietà dello sceicco Mansour della famiglia reale di Abu Dhabi, che negli ultimi anni è riuscito a portare la squadra considerata minore di Manchester ai vertici del calcio mondiali per risultati e prestazione sotto la guida dell’ex allenatore del Barcellona Pep Guardiola.
In poco più di un anno nella potente carica di principe della Corona dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman ha tentato di attuare in patria come all’estero una politica aggressiva, promuovendo l’immagine di un paese aperto alle riforme. Il tentativo di rinnovamento è stato tuttavia macchiato da scandali e crisi umanitarie, principalmente riguardanti il coinvolgimento saudita nel sanguinoso conflitto in Yemen e l’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, ucciso il 2 ottobre scorso nel consolato saudita di Istanbul da una squadra che secondo l’opinione internazionale è stata direttamente inviata dal governo saudita.
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