BERGAMO – «Avevo tanta voglia di tornare ma a settembre non potevo ancora dare una mano ai compagni. È difficile per me tornare indietro, la cosa importante e che adesso sono qui, gioco con questi ragazzi, faccio parte della Slovenia». Il campione dell’Atalanta Josip Ilicic, dopo essere tornato in campo con la squadra di Gasperini in Italia e in Europa, domenica sera ha ritrovato il gol con la Nazionale del suo paese: il rigore al 94′ contro il Kosovo ha fissato il 2-1 a favore dei suoi ma, soprattutto, ha chiuso un periodo senza reti che durava da Valencia–Atalanta del 10 marzo scorso. Erano i primi giorni dell’incubo Covid-19. Al quotidiano sloveno Ekipa, subito dopo il fischio finale della sfida giocata a Lubjiana, Ilicic ha parlato a cuore aperto e le sue dichiarazioni, per chi ha seguito da vicino il periodo nero che per circa tre mesi lo ha inghiottito, toccano davvero il cuore. «Non vedevo l’ora che arrivasse il momento di tornare a giocare con la Slovenia – racconta Ilicic –, incontrare di nuovo tutti i compagni e stare insieme. Considero questa la mia casa, la Slovenia è la mia seconda famiglia. I compagni mi hanno supportato molto in questi mesi e sono molto orgoglioso di quello che stanno facendo». La gara con il Kosovo è quella del ritorno in partite ufficiali ma dalle parole del fantasista atalantino si capisce bene quanta voglia ci sia di continuare a essere protagonista. «Sapevo, in cuor mio, che sarei tornato. L’unico modo per uscire da tutto questo era amare il calcio, la famiglia e tutto ciò che mi circonda. La mia famiglia è stata il più grande sostegno. Non auguro a nessuno quello che ho vissuto ma ora è alle spalle. Guardo avanti. Ogni cosa negativa ti rende più forte, migliore. Non ho ancora finito di fare cose belle nel calcio, il meglio deve ancora venire! Ora ho di nuovo iniziato a divertirmi».
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Fonte tuttosport.com