LONDRA – Ospitano due ragazze islandesi in hotel a Reykjavik violando i protocolli sanitari anti-Coronavirus. Costa cara la trasferta in Islanda ai nazionali Phil Foden e Mason Greenwood, che non viaggeranno con i loro compagni di squadra in Danimarca a causa del loro comportamento. Come riporta la stampa inglese, il fatto si è scoperto tramite dei video postati su Snapchat dalle due ragazze insieme ai calciatori. Così il ct Gareth Southgate: “Purtroppo questa mattina è stato portato alla mia attenzione che due ragazzi hanno infranto le linee guida anti-Covid e quindi abbiamo dovuto decidere molto rapidamente che non potevano avere alcuna interazione con la squadra – ha spiegato alla stampa -. E’ una situazione molto grave e l’abbiamo trattata come tale. Date le procedure, dovranno tornare indietro separatamente dal gruppo. Non è successo niente nelle aree che occupiamo in hotel. Dobbiamo ancora verificare alcune informazioni, ma è chiaro che si è verificata una violazione delle linee guida. Si sono scusati ma è successo tutto molto in fretta”.
La nazionale inglese è stata esentata dalla quarantena all’arrivo in Islanda, ma ha dovuto osservare delle rigide regole di isolamento dall’esterno in hotel. I calciatori non sarebbero dovuti entrare in contatto con nessuno al di fuori gruppo. Mason Greenwood, 18 anni, gioca nel Manchester United, mentre Phil Foden ne ha 20 e gioca al Manchester City. Entrambi hanno fatto il loro esordio in Nazionale maggiore proprio sabato nella gara vinta 1-0 contro l’Islanda. Il City ha espresso una posizione ufficiale sull’accaduto che ha coinvolto Foden: “Siamo a conoscenza della vicenda emersa oggi dal ritiro della nazionale inglese in relazione al comportamento di Phil Foden. Abbiamo anche visto i commenti del tecnico inglese Gareth Southgate. E’ chiaro che le azioni di Phil sono stato totalmente inappropriate. Il suo comportamento non solo viola le rigide linee guida relative al Covid-19, ma scende anche ben al di sotto dello standard atteso da un giocatore del Manchester City e della nazionale inglese. Sosteniamo la Football Association in merito a questo incidente. I funzionari del club sono in contatto per il ritorno anticipato di Phil nel Regno Unito. Non abbiamo ulteriori commenti da fare in merito”.
Fonte www.repubblica.it