MILANO – L’Inter cavalca l’onda lunga del derby di Coppa Italia vinto col Milan e riscatta il pari di Udine, costato due turni di squalifica al tecnico Conte (sostituito in panchina da Stellini), servendo il poker al Benevento sul tappeto verde di San Siro (4-0) nella prima gara del girone di ritorno. Mattatori della serata Eriksen, promosso nel nuovo ruolo di regista, Lautaro nel primo tempo e poi Lukaku nella ripresa con i nerazzurri che rispondono ai successi pomeridiani del Diavolo e della Juventus restando a -2 dai rossoneri capolista e a +5 sui bianconeri (che hanno però la gara col Napoli da recuperare).
Inter-Benevento 4-0: il tabellino
Gara subito in discesa
Nessuna sorpresa rispetto alle attese della vigilia nel 3-5-2 di Conte, che ne cambia sei rispetto alla stracittadina di Coppa e lancia Eriksen nel ruolo di regista, mentre Inzaghi cerca di sorprenderlo schierando i suoi ‘a specchio’. Super Pippo non ha però nemmeno il tempo di vedere gli effetti della sua mossa, perché al 7′ l’Inter è già avanti: cross velenoso di Eriksen su punizione e ‘buco’ di Improta, che lisciando il pallone lo sfiora appena ingannando Montipò. Il Benevento reagisce di rabbia e protesta all’11’, quando Depaoli premia il movimento di Lapadula che va poi giù in area dopo un contatto con Ranocchia (iniziato fuori): l’attaccante chiede il rigore ma per l’arbitro è tutto regolare, così come è appena fuori area il fallo di Caldirola su Lautaro al 15′. Sotto di un gol i campani non cambiano atteggiamento, aspettando l’Inter che così ci riprova invano dalla distanza con l’argentino e poi di nuovo con l’ispirato Eriksen, che su punizione scalda i guanti di Montipò e poco dopo pesca con un lancio millimetrico la testa di Hakimi (palla fuori di un soffio). I nerazzurri provano allora a far uscire gli avversari e in ripartenza arriva così un’altra chance per Lautaro, che al 35′ ‘strappa’ e sfiora poi l’incrocio dopo lo scambio con Barella. Ma se il ‘Toro’ nerazzurro è ‘in partita’ non altrettanto si può dire di Lukaku, non pervenuto in un primo tempo che si chiude così con l’Inter avanti 1-0.
Lukaku la chiude con due lampi
Dopo il riposo si riprende senza cambi e sono di nuovo i nerazzurri a partire forte: subito un sinistro di Erikesen con la palla deviata da Glik che si stampa sulla traversa (in fuorigioco poi Lautaro quando segna in tap-in) e poi un tiro-cross di Hakimi a spaventare Montipò. Il raddoppio è nell’aria e si materializza al 57′, firmato da Lautaro che è svelto a girarsi su un rimpallo in area e a trovare l’angolo giusto con il sinistro. Sotto di due reti Inzaghi passa al 4-4-1-1 (dentro Pastina e Schiattarella al posti dell’ammonito Caldirola e di Viola) con Conte che dalla tribuna risponde ‘chiamando’ l’ingresso di Vidal al posto di Barella. E in partita entra finalmente anche Lukaku, prima con un assist per Hakimi (gol annullato per fuorigioco) e poi (su palla recuperata da Lautaro) con il sinistro vincente che chiude i giochi al 67′. Coi tre punti in ghiacciaia l’Inter può gestire così anche le rotazioni: Skriniar e Lautaro lasciano il posto a de Vrij e Sanchez ma a calare il poker è ancora Lukaku, servito da un assist del cileno appena entrato (78′). È il ventesimo gol stagionale in nerazzurro per il belga che viene poi sostituito da Pinamonti, dentro insieme a Sensi (al posto di Gagliardini) nel finale di una gara mai in discussione e dalla quale l’Inter esce con rinnovate certezze.
Fonte tuttosport.com