Matteo Darmian, ormai ex Parma, da questa mattina è ufficialmente un giocatore dell’Inter. E nelle ultime ore di mercato potrebbe chiudersi anche la trattativa con il Chelsea per riportare a Milano in prestito Victor Moses, che Conte già allenò nei Blues e che volle in nerazzurro per sei mesi dallo scorso gennaio come vice-Candreva. Ora che il romano è passato alla Sampdoria, l’ex ct si ritrova con grande abbondanza in tutti i settori del campo (in particolare a centrocampo, soprattutto se anche Nainggolan dovesse rstare) ma non sulle fasce. Ed è logico che proprio lì si concentrino gli ultimi sforzi del mercato interista.
In una recente conferenza stampa Conte, pur dichiarando di non volere parlare di mercato, ha lasciato cadere: “In rosa abbiamo tre esterni”. Sottinteso: non bastano con campionato, Champions e Coppa Italia da giocare. Il riferimento era ad Hakimi, Perisic e Young. I primi due decisamente più ali che terzini, il terzo più completo. Lo si è visto contro la Lazio all’Olimpico: Perisic ha sì fornito l’assist per il gol di Lautaro (è il suo mestiere, preferibilmente in un attacco a tre), ma ha faticato a contenere le sgroppate di Lazzari. Anche Hakimi, efficacissimo in fase offensiva contro Fiorentina e Benevento, all’Olimpico ha confermaro di dovere ancora crescere quando si tratta di difendere, come ha detto più volte il suo allenatore. Per questo con l’arrivo di Darmian e con il ritorno di Moses (probabile) l’Inter vuole garantirsi non solo più possibilità di turnover, ma anche una variante tattica nel caso in cui l’evoluzione della partita suggerisca di coprirsi.
Fonte www.repubblica.it