C’è Diego Godin, che è convinto di andare a Cagliari ma non vorrebbe rinunciare a un solo euro dei 5,5 milioni di stipendio che l’Inter gli deve. C’è Andrea Ranocchia, veterano dello spogliatoio nerazzurro, che per ragioni economiche tentenna di fronte alla corte del Genoa. E ci sono gli altri: Joao Mario, Esposito, Vecino, Asamoah, Dalbert, Perisic. Ma anche Candreva, il cui posto in fascia destra è ora occupato da Hakimi, con D’Ambrosio come riserva di lusso. E Brozovic, per cui una vera alternativa in rosa non c’è, ma che con l’offerta giusta potrebbe salutare. Insomma l’Inter, come molti grandi club europei, fa fatica a cedere i giocatori. Succede, quando garantisci ingaggi alti e offri ai calciatori la prospettiva di potere davvero competere per obiettivi importanti. Ne sa qualcosa la Juventus, che ha impiegato due stagioni a liberarsi di Higuain. Oppure, guardando all’Europa, il Manchester United, ormai abituato a pagare buonuscite per liberarsi dei giocatori più costosi.
Vendere per comprare
Il direttore sportivo nerazzurro, Piero Ausilio, è stato chiaro: per comprare, bisogna prima vendere. Lo ha detto dopo l’incontro di villa Bellini dello scorso 25 agosto, in cui i dirigenti interisti e l’allenatore Antonio Conte hanno deciso di continuare a lavorare insieme, superando insieme le tante lamentele del tecnico durante la stagione. Che non si sia in periodo di vacche grasse, lo ha capito lo stesso allenatore, che già lo scorso gennaio (prima dell’emergenza Covid con relativo lockdown) diceva: “I soldini sono pochi”. La situazione economica, per l’Inter come per tutti i club, nel frattempo si è aggravata. Da qui, la necessità di cedere se si vuole poi acquistare: sia per far cassa, sia per sfoltire la rosa e liberare posto nelle liste Uefa. L’Inter ha messo nel mirino Kanté del Chelsea (costosissimo e difficile da raggiungere), cerca una quarta punta oltre a Lukaku, Lautaro e Sanchez (potrebbe essere Pinamonti) e vorrebbe rafforzarsi sulle fasce. Il tempo è però poco: il mercato chiude il prossimo 5 ottobre, e già sabato 26 settembre i nerazzurri saranno in campo a San Siro contro la Fiorentina.
Fonte www.repubblica.it