MILANO – Ultima chiamata… scudetto. Il campionato rimane l’ultimo obiettivo alla portata dell’Inter dopo l’eliminazione di martedì dalla Coppa Italia. A dicembre la squadra di Antonio Conte aveva già dovuto dire addio, nella stessa serata, alle coppe europee: 0-0 a San Siro con lo Shakhtar e niente qualificazione agli ottavi di Champions e niente retrocessione nei sedicesimi di Europa League. Al momento, il percorso che il tecnico nerazzurro ama spesso ricordare, per quanto concerne le coppe, è stato peggiore in questa seconda stagione rispetto alla prima, dove arrivarono sempre l’eliminazione dalla Champions nel girone e in semifinale in Coppa Italia, ma per lo meno la squadra si trovò in Europa League e sfiorò il successo, perdendo il trofeo nella finale del 21 agosto contro il Siviglia. Ora, come detto, rimane il campionato dove l’Inter si trova al secondo posto, ovvero il piazzamento raggiunto al termine del campionato ’19-20. Per l’Inter e per Conte, quindi lo scudetto rimane l’unica via per salvare la stagione da un flop importante. La sola qualificazione Champions, fattore indubbiamente fondamentale a livello economico e per il prestigio internazionale, non basta. Non può bastare. Stagione fallimentare in caso di mancata vittoria in Italia? Conte martedì notte ha respinto così lo scenario peggiore: «Penso che in tutte le competizioni ne vinca una sola, se tutte le altre fallissero la stagione perché non vincono, sarebbe un disastro. Quindi tutte le altre squadre hanno fallito tutte le stagioni. Penso che l’Inter anche questa sera abbia accorciato molto le distanze con la Juventus sotto tutti i punti di vista e questo ci deve dare forza e fede in quello che stiamo facendo».
Fonte tuttosport.com