MILANO – Dopo Marcelo Brozovic, anche Milan Skriniar. Il difensore centrale, che le voci di mercato vorrebbero in probabile uscita dall’Inter, ha ribadito come lui in nerazzurro stia bene e non abbia intenzione di cambiare maglia. Se il centrocampista croato nei giorni scorsi ha scelto Instagram per dichiarare il proprio amore per l’Inter e i suoi tifosi, lo slovacco ha invece affidato i propri pensieri alla stampa del suo Paese, dove è stato eletto giocatore dell’anno. “Io via dall’Inter? Non ho informazioni in merito. Ho un contratto di tre anni con il club, sono un giocatore di questa società. Nessuno, dall’Inter, mi ha detto che non mi vuole”. Eppure, soprattutto nella parte finale di stagione, Antonio Conte ha spesso relegato lo slovacco in panchina, preferendogli Godin, De Vrij e Bastoni. “Conte mi vuole ancora a Milano – assicura Skriniar – Non è facile scegliere chi far giocare con trenta giocatori a disposizione. Di sicuro, l’allenatore non fa scelte per ferire qualcuno, ma per il bene della squadra. Non ho motivo di lasciare l’Inter. Loro mi vogliono ancora e io mi sono sempre impegnato in allenamento. Sono il giocatore di sempre”.
Lo stesso direttore sportivo nerazzurro Beppe Ausilio, parlando di Skriniar, ha detto: “È un giocatore per il quale abbiamo fatto il giusto investimento. È con noi da tre anni e ha fatto molto bene. Nell’ultimo periodo magari ha giocato meno ma continueremo a puntare su di lui, non ci sono trattative sul difensore”. Lo stesso Ausilio ha però anche detto chiaramente che se l’Inter vorrà comprare giocatori si primo livello, qualcuno dovrà vendere. Ed è normale che il pensiero vada a chi nella parte finale di stagione ha giocato meno. Anche in ragione del modulo: nella difesa a quattro di Spalletti, Skriniar era uno dei migliori centrali della Serie A. Ora, con la linea a tre di Conte, vede il campo sempre più di rado. “Io in panchina? Devo dire che ero abituato a giocare regolarmente – ha raccontato il giocatore alla stampa slovacca -. Ultimamente, visto che si giocava ogni tre giorni, l’allenatore ha cominciato a fare dei cambi. Visto che la squadra andava bene e che prendevamo pochi gol, ha preferito non cambiare niente fino alla finale di Europa League. Certo, mi è spiaciuto, ma l’importante era che la squadra ottenesse buoni risultati”.
Fonte www.repubblica.it