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Inter, ‘vecchi’ ma subito vincenti: la strategia di Conte ha bocciato Tonali

MILANO – Uno degli obiettivi condivisi da Antonio Conte e dalla dirigenza nerazzurra, nel plateale chiarimento della scorsa settimana, è evitare eccessive pressioni alla squadra. Vincere subito non può essere un obbligo dichiarato, per chi è tornato a giocarsi davvero il campionato dopo otto anni, e che da nove non disputava una finale. Eppure, dopo il vertice di villa Bellini, fra l’ex ct e i vertici dell’Inter sembra che il mercato abbia preso una piega nuova: servono giocatori pronti a far bottino subito, non belle promesse, che magari un giorno chissà. Perché sotto sotto, al di là delle dichiarazioni d’intenti, sia il tecnico sia il club sanno benissimo che, senza vittorie, il matrimonio turbolento fra Conte e l’Inter è destinato a finire.

L’impressione è che, più dell’ottimo lavoro di Paolo Maldini, l’avvicinamento di Sandro Tonali al Milan sia dipeso dalla rinuncia interista. Beppe Marotta e Piero Ausilio seguivano da tempo il talento del Brescia, ma quando è arrivato il momento di affondare il colpo si sono fatti da parte. Tonali sarebbe stato (o forse sarà, ma a questo punto si tratterebbe di un colpo di scena) un acquisto in linea con quelli fatti a centrocampo la scorsa estate: Barella, arrivato dal Cagliari, e Sensi, dal Sassuolo. Giovani, italiani e forti. Ma alla prima esperienza in un grande club. Un mix che l’ad Beppe Marotta ha sempre cercato, in tutte le società in cui ha lavorato. Ma che all’allenatore non basta. “A parte Godin, qui nessuno ha vinto niente”, disse Conte dopo la disfatta di Dortmund lo scorso novembre costata il cammino in Champions.

E allora per fare il passo in più (lo step, nel linguaggio contiano) uno dei requisiti per i nuovi acquisti è l’abitudine a vincere. Ha vinto due volte il campionato inglese col Manchester City (oltre a coppe varie fra Italia e Inghilterra) il quasi 35enne Aleksandar Kolarov, per cui l’Inter tratta con la Roma su una cifra intorno ai due milioni. Ha vinto tantissimo (fra cui quattro scudetti alla Juve, di cui tre con Conte) il 33enne Arturo Vidal, che l’ex ct rivorrebbe con sé, ma che ha anche speso parole al miele per l’ex compagno Andrea Pirlo e per la società bianconera. Ed è un vincente anche il 29enne N’Golo Kante, campione d’Inghilterra con Ranieri al Leicester e con Conte al Chelsea, poi campione del mondo con la sua Francia in Russia. È lui il prototipo del centrocampista che allenatore e club cercano in questo lunghissimo mercato, che formalmente nemmeno è ancora aperto, ma che di fatto si muove da mesi.
 Fonte www.repubblica.it

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