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Italia-Bosnia, Jorginho va in panchina. Pellegrini vince il ballottaggio con Zaniolo

Jorginho andrà per la prima volta in panchina, da quando Mancini è ct. Lo ha annunciato lo stesso commissario tecnico a Radiorai: “È arrivato con qualche giorno di ritardo, ha bisogno di allenarsi ancora. Sarà inizialmente fuori, pronto all’uso”. Il centrocampo, stasera contro la Bosnia per la prima di Nations League, si profila dunque molto interista, con Sensi accanto a Barella. Sul terzo nome il ballottaggio tra romanisti sembra risolto a favore di Lorenzo Pellegrini, con Zaniolo in panchina: le gerarchie e le valutazioni tattiche prevalgono. La linea difensiva davanti a Donnarumma dovrebbe vedere il rientro del capitano Chiellini, a fare coppia con Bonucci e con Florenzi e Biraghi terzini. In attacco Chiesa a destra, Insigne a sinistra, Belotti centravanti e Immobile in panchina. È rinviato il debutto per il neoconvocato Caputo, che va in tribuna con Cragno, D’Ambrosio, Luca Pellegrini, Caldara, Gagliardini, Castrovilli, Lasagna, Orsolini ed El Shaarawy. Bastoni ha lasciato il ritiro per un “regresso risentimento ai flessori”.

Il ct non ha comunque escluso che ad Amsterdam Caputo possa esordire dalla panchina, ipotesi già viva per il suo compagno del Sassuolo Locatelli: “È una possibilità tra stasera e lunedì contro l’Olanda”. Mancini non ha nascosto la preoccupazione per il calendario compresso, soprattutto in previsione delle rischiose qualificazioni al Mondiale 2022, che inizieranno a marzo, nel pieno di campionati e coppe: “Un po’ di preoccupazione c’è. Le partite saranno davvero tante. Sarà una stagione particolare e anche per questo abbiamo allargato il gruppo a una quarantina di giocatori. Anche alcuni che non sono qui ora potranno entrare nel gruppo durante la stagione”. Il ct ha infine ribadito la sua opinione sugli stadi chiusi in Italia: è arrivato il momento di riaprirli parzialmente, con le dovute cautele: “Ci sono Paesi europei in cui già accade, col 30 per cento della capienza. Gli stadi sono luoghi all’aperto e il calcio ha bisogno del suo pubblico. Spero che la prossima volta i tifosi ci siano”. A ottobre l’Italia ha in programma in casa l’amichevole con la Moldova a Parma e la partita di Nations League con l’Olanda a Milano: in caso di porte ancora chiuse, sarebbe ancora probabile la sede di Firenze.

Fonte www.repubblica.it

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