FIRENZE – Salvatore Sirigu difende a spada tratta le nazionali, accusate, soprattutto dall’a.d. dell’Inter Beppe Marotta, di mettere a rischio contagio i calciatori dei club: “Non credo che questa nazionale non piaccia più o debba essere ostacolata, è un momento delicato e si possono comprendere i timori dei club e dei loro dirigenti, ma i protocolli rispettati nelle nostre squadre sono gli stessi, se non più rigorosi, in azzurro” dice il portiere del Torino in conferenza stampa, dal ritiro azzurro di Coverciano.
Sirigu: “Spero vada via la nuvola nera”
“Facciamo controlli, viaggiamo in massima sicurezza e come è stato anche nell’ultima trasferta sempre tutti con la mascherina, insomma cerchiamo di rispettare al massimo la prevenzione – ribadisce Sirigu – è vero, possiamo contagiarci in nazionale, ma ciò può accadere anche con i club. Può starci questo clima di perplessità ma l’importanza della nazionale è indiscussa e lo è anche per i calciatori che ne fanno parte“. Il portiere del Torino non sente il bisogno di riscattarsi dal momento difficile nella squadra granata: “È una cosa a parte che non c’entra niente con quel che stiamo facendo e costruendo al Torino. Nuvola nera? Spero vada via, ma non credo molto a queste cose. Se devo fare una prima analisi sul primo periodo a Torino devo dire che è preventivabile passare un periodo critico, perché non abbiamo avuto il tempo per metabolizzare le scorie, né di lavorare con il mister. Stiamo lavorando molto, ma stiamo costruendo, siamo consapevoli di dover passare periodi difficili. Ora c’è la nazionale, serve mentalmente per staccare un po’. Poi, quando tornerò a Torino, mi dedicherò come prima, o anche di più, al nostro progetto“.
Fonte tuttosport.com