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Italiane in Champions, bene a metà

Intervista tra due “malati” di calcio. Un’analisi della prima giornata di Champions delle squadre italiane impegnate. Bene Inter e Juve, Napoli sufficiente e flop Roma. Ai cronisti Rai servirebbe qualche corso di formazione sulla storia del calcio

Un esordio delle squadre italiane in Champions League in chiaroscuro. Partiamo dalle vincitrici. Molto bene le Juve che in 10 espugna il Mestalla. Bella la reazione dell’Inter che fa sua una vittoria ormai insperata. Eppure qualcuno aveva già previsto una disfatta per i nerazzurri.

Caro Lorenzo, la Juventus ha tirato fuori una gran prova di forza, in 10 per ben 61 minuti non solo ha tenuto botta, ma ha vinto senza troppi patemi, da grandissima squadra. Riguardo all’Inter, tirerei fuori una massima del Trap: “non dire gatto se non l’hai nel sacco”. In molti, troppi, avevano già celebrato il funerale di Spalletti: allenatore finito, rosa non adeguata per il mercato sbagliato, Icardi sopravvalutato. Tutte chiacchiere, chi parla è sempre il campo. La rosa dell’Inter è all’altezza, Icardi è un campione e Spalletti, che talune volte nei miei commenti avevo criticato, non è certo uno sprovveduto. Per Spalletti invocavo il suo ritorno alla versione contadina, da toscanaccio, quello di Empoli, Udine e delle prime stagioni alla Roma. Se il tecnico di Certaldo torna quello che era, con gli uomini che ha a disposizione, può ancora dar noia alla Juventus.

La vittoria dei nerazzurri è stata voluta, col cuore. Questo è un bel segnale, perché ha smentito chi sosteneva che lo spogliatoio fosse spaccato e contro Spalletti; non si vince così se la squadra è contro il suo allenatore.

Il Napoli butta via una vittoria che poteva far sua, La Stella Rossa fa paura solo per il suo pubblico caldo. La Roma arriva al Bernabeu abbastanza arrendevole. Non mi è sembrato che la squadra giallorossa sia arrivata con lo spirito giusto ad affrontare i campioni uscenti…

Nel complesso che voto daresti alle squadre italiane dopo questo primo turno in CL?

Iniziamo dai voti: 9 alla Juventus, 8 all’Inter, 6 al Napoli e 4 alla Roma, non tanto per la sconfitta, al Bernabeu tre pappine le possono prendere tutti, quanto per l’atteggiamento, un misto tra il presuntuoso e lo spaesato.

La Roma è stata la grande delusione delle squadre italiane di questo primo turno di Champions, soprattutto dopo il bel percorso dell’anno scorso. Anche perché Olsen ha fatto i miracoli e il risultato poteva essere tennistico. I giallorossi, però, sono in un girone, tolto il Real, abbordabile e questo lascia loro ancora molte speranze.

Il Napoli, invece, è in un girone infernale con Liverpool e PSG, per questo vincere a Belgrado sarebbe stato fondamentale. Ai partenopei servirà un’impresa per passare il turno.

 

A parte il Manchester City sconfitto in casa sembra che Real, Barca, e Atletico abbiano già fatto capire chi sono. Idem per Liverpool e Bayern.

Sì, ha deluso solo il City e in parte il PSG. Le corazzate europee sembrano inaffondabili ed anche gli uomini di Guardiola si riprenderanno. Il Liverpool mi sembra ancora più forte dell’anno scorso ma prende troppi gol. Il Barcellona ha messo in vetrina il miglior Messi. Il Real ha sostituito Ronaldo con il lancio di giovani interessantissimi. Il Bayern Monaco gioca a memoria.

Bisognerebbe organizzare qualche corso di formazione ai telecronisti Rai sulla storia del calcio. Vedi Alberto Rimedio ieri sera durante Real-Roma. Il signor Rimedio parlando del capolavoro di Isco ha sottolineato che “le punizioni a foglia morta le battevano Baggio e Zico negli anni ottanta”. In parte è vero…ma le punizioni a foglia morta le batteva qualcun altro vent’anni prima di Baggio e Zico..O sbaglio?

Certo, Mariolino Corso nella grande Inter. Purtroppo, non c’è più memoria. Andando ancora più indietro del tempo potremmo risalire al brasiliano Didì. E poi non si può dimenticare Juninho Pernambucano, specialista della foglia morta e, soprattutto, il più forte tiratore di punizioni di sempre con 75 centri!

Il miglior allievo di Juninho è Pjanic, l’ha studiato da vicino quando giocavano insieme a Lione, ed anche Pirlo, che, dopo aver visto e rivisto i filmati del brasiliano, ha creato la sua “maledetta”, versione moderna della foglia morta.

 

Foto sotto: un Napoli sottotono (corrieredellosport.it) 

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