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Juve, cinque giocatori stakanovisti: ecco la classifica dei più presenti

Se la stagione 2019-20 era stata insolita tra ampiezza dell’arco temporale e stadi vuoti, quella attuale ha mantenuto una sua singolarità. Gli impianti continuano a restare desolatamente vuoti, in attesa che un giorno la pandemia possa entrare a far parte dell’album dei ricordi (in Inghilterra proveranno a riaprire alla gente a metà maggio, nel resto d’Europa vedremo), e l’annata calcistica si è straordinariamente compressa: perché il campionato precedente si era concluso il 2 agosto e perché quello attuale è cominciato il 19 settembre con obbligo di chiusura al 23 maggio, causa impegni della Nazionale in vista della fase finale dell’Europeo rinviato nel 2020. Non un calo degli impegni, per chi è presente su più fronti, ma un loro straordinario concentrarsi. Basti pensare alla Juventus. Il 17 gennaio ha avviato un ciclo di un mese con 10 partite. Il 22 febbraio ne ha avviato un altro con 8 partite ancora in 30 giorni. Giorni in cui si intersecano campionato, Champions League, Coppa Italia e finali di Supercoppa.

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Juve, un ritmo che impedisce di recuperare

Un ritmo da un match ogni 72 ore, che impedisce di recuperare appieno da una gara all’altra; che nega la possibilità di allenarsi con un calendario adeguato fatto di lavoro e riposi; che obbliga, in ultimo, a sfruttare fino all’ultima stilla di energia i giocatori a disposizione. Con effetti complicati per chi deve gestire infortuni e con ricadute di superlavoro per chi deve sottoporsi a un surplus di minuti in campo, quando invece dovrebbe riposare. Prendiamo la Juventus di quest’anno, con i dati riportati in tabella. Sono sei gli elementi che hanno superato i 2.000 minuti di utilizzo: dai 2.761 di Danilo ai 2.052 di Adrien Rabiot. Il difensore brasiliano ha già superato (per partite e minutaggio) il totale della passata stagione. Tutti gli altri, tranne Leo Bonucci, potranno ampiamente lasciarsi dietro i numeri 2019-20, se non avranno a loro volta problemi (vedi la recentissima positività di Rodrigo Bentancur) e se verranno sempre utilizzati da Andrea Pirlo fino alla fine di una stagione caratterizzata dai tanti infortuni: la Juventus deve disputare ancora 16 incontri, che diventerebbero 18, 20 oppure 21 in caso di passaggio ai quarti di Champions. Nella ipotesi più beneaugurante per i colori bianconeri, in quattro sfonderebbero quota 50 (Danilo 54, Rabiot 52 e Cristiano Ronaldo 51, Bentancur chissà), con Wojciech Szczesny a 47 e Bonucci a 46, il solo sotto rispetto alla scorsa stagione.

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Juve, Pirlo perde pezzi: Bentancur positivo al Coronavirus

Fonte tuttosport.com

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