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Juve, Folha avverte: “Occhio al Porto”

OPORTOAntonio Folha è l’allenatore del Porto B, vertice del settore giovanile di uno dei club più sistematico nel creare talenti di livello mondiale e mercoledì avversario della Juventus nell’ottavo di finale di andata di Champions League. Folha, che negli Anni 90 è stato una colonna del Porto, è un costrutture di talenti (André Silva e Diogo Dalot sono stati suoi giocatori), ma anche un allenatore con un percorso interessante e che potrebbe presto portarlo alla ribalta.

Buongiorno mister Folha, come vivete la situazione Covid a Oporto? Arrivano notizie allarmanti.
«La situazione è molto difficile. Davvero complicata. Stiamo cercando di seguire tutti i protocolli del Governo per cercare di limitare il contagio, ma tutto è ancora molto grave. Purtroppo le abitudini e il carattere portoghese ha prevalso durante le festività natalizie, siamo un popolo che ama stare insieme in quelle occasioni e la situazione è sfuggita di mano».

In tutta Europa gli allenatori sono disorientati dal nuovo calcio, tutto differente, senza tempo per risposare, con gli stadi vuoti. Qual è il problema più grosso portato dalla pandemia secondo lei?
«La mancanza del pubblico. Il calcio è un gioco di emozioni e passione, per me è davvero deprimente vedere lo stadio vuoto quando entro in campo. E lo stesso vale per i giocatori. Anche se sono dei grandi profesisonisti amano il pubblico, amano la gente, giocano per quello».

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Cosa si aspetta dalla partita contro la Juventus di mercoledì prossimo?
«Una gara molto equilibrata fra due squadre forti e con molta qualità nelle formazioni. Il confronto economico è improponibile perché troppo sbilanciato dalla parte della Juventus, ma in termini tecnici e tattici abbiamo dimostrato di poter stare fra le prime sedici della Champions League. Questo grazia a un’ottima organizzazione di gioco, un approccio molto aggressivo in ogni fase, sia quando attacchiamo che quando difendiamo, frutto della grande passione e dedizione che questo club ha sempre avuto e continua ad avere».

Che effetto fa, per un club portoghese, affrontare la squadra del vostro “monumento nazionale” Cristiano Ronaldo?
«Beh, lo stesso effetto che fa a qualsiasi club in Europa: quando giochi contro il migliore del mondo devifare il triplo dell’attenzione. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la Juventus sia solo Ronaldo, perché non lo è, ma la Juventus con Ronaldo è ancora più… Juventus! E’ un uomo che in qualsiasi momento della partita può togliere equilibrio al match con una sua invenzione o una sua giocata». […]

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Fonte tuttosport.com

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