TORINO – Il dirigente della Juve Fabio Paratici ha fatto il punto su Paulo Dybala (ancora out, come anticipato da Pirlo in conferenza) a margine del match di campionato contro il Crotone: “Paulo ha ancora qualche problemino, è un po’ su un’altalena. Alcuni giorni sta un po’ meglio e altri un po’ peggio. Mercoeldì semrbava avanti, poi ha risentito un po’ di dolore e non è a disposizione stasera. Ne abbiamo parlato, ne stiamo parlando e andremo avanti a parlarne nei prossimi giorni e nei prossimi mesi“. Sulla lotta per lo Scudetto, Paratici ha aggiunto: “Giochiamo tantissimo, ogni tre giorni. Affrontiamo una partita per volta come sempre cercando di vincerne il più possibile e poi ad aprile vedremo come sarà la classifica. Non starei adesso a fare conti di vario tipo“.
Paratici e le critiche
Si passa poi a parlare delle critiche nei confronti della Juve: “Le critiche in generale sono sempre spunto di considerazioni. Quando sei una persona intelligente valuti le cose che dicono gli altri e poi cerchi di prendere il meglio per cercare di migliorarti. Sia quelle negative che quelle positive. Quelle positive possono nascondere qualche elogio di troppo e quelle negative allo stesso modo possono essere eccessive. Credo però che quando finisce una gara, in generale, sai benissimo cosa hai fatto bene e cosa meno bene. Se hai un’autocritica media, sai già tutto e non c’è bisogno che gli altri lo sottolineino”.
Inserimento di Chiesa
Paratici commenta l’ottimo inserimento di Federico Chiesa nella Juve: “Sta facendo molto bene, quando lo abbiamo preso pensavamo che fosse questo giocatore. Un giocatore da Juventus. Chiaro che non sia facile esserlo immediatamente. Dififcile giocare con una maglia pesante come quella di Juventus, Barcellona o Real Madrid quando arrivi da piazze con aspettative e pressioni minori. Noi abbiamo gente come Chiesa, Demiral, Kulusevski che si confrontano per la prima volta con certi palcoscenici e non è facile per loro esprimersi immediatamente al livello tecnico che hanno. Responsabilità e pressioni sono maggiori. Succede quasi sempre a tutti quelli che arrivano nelle grandi squadre“.
Il punto su Morata
Infine il punto su Morata: “Giochiamo moltissimo, difficile per qualsiasi giocatore mantenere un rendimento costante, a maggior ragione in una stagione come questa. Per Alvaro hanno inciso 2-3 piccoli contrattempi. Prima una febbre forte e poi un disturbo intenstinale. Questo gli ha fatto perdere un po’ la condizione. Ma è un giocatore di grandissimo livello, la sua carriera parla per lui. Un ragazzo straordinario e adesso sarà supportato da una condizione per cui ci darà una mano nel finale di stagione. Stessa situazione di Dybala, non dimentichiamoci che lo abbiamo avuto per pochissimo“.
Fonte tuttosport.com