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Juve-Torino, le pagelle bianconere: Cuadrado super

SZCZESNY 6,5
Mette la firma al 14′ pt: la parata bassa su Zaza nega il raddoppio al Torino e rende più leggero l’animo della Juventus.

CUADRADO 7
Il fuorigioco di Bonucci gli nega Il pari. Lui si rifà sfornando i cross per le teste di McKennie e Bonucci che ribaltano il derby, aggiungendo il solito sfiancante lavoro sulla corsia.

DE LIGT 6
Scintille a colpi di fisico nei duelli con Zaza e (soprattutto) Belotti. Rispetto al solito regala indecisioni assortite in fase di controllo.

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BONUCCI 6,5
Si fa sorprendere da Nkoulou, poco reattivo nella chiusura. La sua posizione di fuorigioco nega l’1-1 alla Juventus al 12′ st: un errore emendato nel finale, quando scatta dietro le linee sull’invito di Cuadrado per la deviazione che rega- la il match alla Juventus.

DANILO 5,5
Riduce al minimo sortite offensive e appoggi, nonostante il Torino pensi più alle ripartenze che al pressing. Sembra a disagio senza un lavoro difensivo da svolgere. Alex Sandro (26′ st) 6 Offre la spinta necessaria che nel finale serve a scardinare la difesa granata.

KULUSEVSKI 5
Pirlo lo ripropone titolare dopo due panchine consecutive: non brilla. Non insegue la profondità sulla fascia come non trova gli spazi quando devia verso il centro. Incolore. Ramsey (12′ st) 6 Propone più dinamismo e presenza in area, mancando però nella precisione.

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BENTANCUR 7
Se Cuadrado tiene su la Juventus con gli assist, l’uruguaiano mette la determinazione che difetta a molti compagni. Chiude quello che c’è da chiudere quando il Torino tenta le ripartenze, pronto a sbarrare ogni varco. Lo fa con carattere, senso della posizione e lucidità.

RABIOT 5
Tanto è in partita Bentancur, quanto appare annaspare il francese. Non si vede mai un cambio di passo o una percussione. Una prova limitata all’appoggio tranquillo, evitando responsabilità. McKennie (26′ st) 7 Il cambio vincente. Lo statunitense aveva già fatto vedere belle cose da titolare con la Dynamo, ieri ha ribadito che questa Juventus non può fare a meno dei suoi movimenti e della sua vivacità. Si piazza sulla trequarti e mette pressione, fino a indovinare l’inserimento per l’1-1 che gli regala la prima rete nell’esperienza italiana.

CHIESA 6,5
Torna a sinistra dopo l’esperienza a destra in Champions. Il confronto con Singo è bello, duro e combattuto. L’azzurro non ha la stessa brillantezza di mercoledì, a volte si intestardisce nel possesso ma regala grattacapi e Sirigu è super su di lui al 32′ st, primo tiro vero dei bianconeri.

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DYBALA 5
Se questa era l’occasione per riprendersi la Juventus, il numero 10 la spreca. Conferma la tendenza ad arretrare il raggio d’azione, facendo mancare un punto di riferimento in prima linea, e le iniziative non sono mai convincenti. Da ricordare solo la conclusione in area piccola al 44′ st, cui Lyanco è miracoloso nella chiusura. Bernardeschi (47′ st) ng.

RONALDO 5
Più che Ronaldo-dipendente in questo momento la Juventus sembra Morata-dipendente. Senza il lavoro sporco dello spagnolo in area, anche CR7 si perde nell’anonimato. Una partita senza conclusioni o invenzioni degne di nota.

ALL. PIRLO 6
Juventus imbarazzata davanti all’ordine granata. Per quasi un’ora non trova il bandolo della matassa: le verticalizzazioni sono preda della difesa del Torino, le fasce sono sabbie mobili in cui affondare. I gol arrivano sfruttando la panchina, intasando l’area e su pezzi di bravura dei singoli (che ci stanno) uniti a errori altrui. Manca ancora un rendimento equilibrato per tutto il match.

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Fonte tuttosport.com

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