Le parole di Adrien Rabiot dal ritiro della Francia (“Con Pirlo sono cambiate tante cose, speriamo funzioni e che ci porti lontano, sul tetto d’Europa”) testimoniano quanto la Juventus voglia cambiare dopo l’anno con Sarri. Voglia di cambiamento che dovrà essere supportata sul mercato dal lavoro di Paratici, che dopo aver messo le mani su Kulusevski, Arthur e McKennie, 148 milioni se dovessero scattare tutti i bonus e in caso di riscatto dello statunitense, ora deve sfoltire la rosa e abbassare il monte ingaggi. Dopo le cessioni di Pjanic, Matuidi e del giovane Muratore, 8 milioni dall’Atalanta per essere immediatamente girato in prestito alla Reggiana in Serie B, è ormai ai dettagli il trasferimento di Romero sempre alla Dea. Prestito biennale con diritto di riscatto e obbligo legato al numero di presenze: il centrale argentino, che mai ha vestito la maglia della Juventus, era stato acquistato due anni fa dal Genoa per 30 milioni, restando un ulteriore anno in prestito al club rossoblu.
La corsa per l’attaccante
Con il bilancio della scorsa stagione sportiva che segna un passivo di 69 milioni di euro, incassare è necessario per proseguire la caccia all’attaccante, al centravanti che aprirà gli spazi per Ronaldo. Oppure trovare una soluzione low cost, almeno per il costo del trasferimento, paradossalmente rappresentata da Luis Suarez, uno dei migliori interpreti del ruolo negli ultimi anni. La trattativa per il Pistolero ha subito un rallentamento dovuto principalmente ai problemi legati alla cittadinanza: l’uruguaiano ha diritto a quella italiana, viste le origini della moglie Sofia, e a quella spagnola, maturata in quanto titolare da due anni di un contratto di lavoro nel paese iberico. Però i tempi della burocrazia, specialmente ai tempi del Covid, stridono con l’imminente inizio della stagione. Le decisioni di Messi, grande amico di Suarez e prossimo alla permanenza al Barca, non entrano in gioco nella trattativa: Koeman si è esposto con il centravanti, escludendolo dal progetto. Ritrattare sarebbe un segno di debolezza che “Rambo” non può permettersi.
Gli ostacoli per arrivare a Suarez, che comprendono anche la trattativa per la buonuscita dal Barcellona che l’uruguaiano vuole per chiudere il rapporto, stanno alimentando la riscoperta di Dzeko, con cui c’è un accordo economico. La buona riuscita dell’affare è legata alla trattativa tra in Napoli e la Roma per il sostituto del bosniaco, Arek Milik.
Le prossime mosse
Oltre al centravanti, Paratici è alla ricerca di un terzino sinistro e un centrocampista: per la fascia piace sempre l’atalantino Gosens, che si è messo in mostra ieri nel match di Nations League tra la sua Germania e la Spagna. L’Atalanta ha appena ceduto Castagne e tratta Karsdorp, reduce da due gravi infortuni: la trattativa sembra complicata oltre che onerosa. Per il centrocampo, invece, piace l’argentino De Paul, anche se i 40 milioni chiesti dall’Udinese sono un bell’ostacolo. I rapporti tra le due società, che hanno sul tavolo anche il prolungamento del prestito di Mandragora, sono ottimi. In questo mercato post Covid, però, il denaro e il tempo sono le uniche due componenti che scarseggiano a qualsiasi livello.
Fonte www.repubblica.it