Da Sarri a Pirlo, la svolta della Juventus. L’ex centrocampista bianconero, campione del mondo 2006, è il nuovo allenatore dei campioni d’Italia. La decisione è arrivata al termine di una giornata frenetica, segnata prima dall’esonero del tecnico toscano ufficializzato in mattinata, e poi da un colloquio avvenuto nel tardo pomeriggio in sede fra Pirlo e la dirigenza bianconera. Ci sono vent’anni di differenza fra il passato archiviato ieri e il futuro che comincia adesso, fra il tecnico più anziano ad aver vinto lo scudetto, dopo una carriera cominciata dal basso, e l’emergente Pirlo, che non ha mai allenato e al momento non ha il patentino per farlo in Serie A (avrà bisogno di un tutor). Il suo contratto scadrà nel 2022, guadagnerà quasi due milioni a stagione.
La presentazione c’era già stata una settimana fa, il 31 luglio. Andrea Agnelli aveva voluto personalmente introdurre Andrea Pirlo, appena nominato allenatore dell’U23 bianconera, la squadra B della Juventus che gioca al momento in Serie C: sarebbe stata la sua prima esperienza in panchina. Ma già quel giorno il presidente bianconero aveva previsto per Pirlo un futuro più grande, secondo un metodo che aveva già funzionato al Barcellona e al Real: l’allenatore fatto in casa. Il divorzio da Sarri accelera i tempi: Pirlo adesso guiderà direttamente la prima squadra della Juventus. Nell’Under 23 aveva già chiamato nel suo staff Roberto Baronio, suo compagno nella Reggina, e Antonio Gagliardi, capo dei match analyst della Nazionale.
La generazione di Berlino 2006 si è rivelata vincente anche in panchina: quest’anno Rino Gattuso ha sollevato la Coppa Italia, strappandola proprio a Sarri, con il Napoli, mentre Pippo Inzaghi ha vinto il campionato di Serie B con il Benevento (e Alessandro Nesta con il Frosinone è in semifinale play-off). Fabio Cannavaro in bacheca ha campionato e coppa nazionale con il Guangzhou Evergrande, e Daniele De Rossi, che non ha ancora iniziato la nuova carriera, era stato a un passo dalla Fiorentina, prima della conferma di Iachini.
Paratici: “Pirlo è un predestinato”
“Le nostre valutazioni le avevamo fatte già fra di noi, non è una partita che decide il destino di un allenatore”, ha spiegato in serata Fabio Paratici a proposito dell’esonero di Sarri. “Sono scelte frutto di una stagione, non di una partita. Non c’è un episodio particolare che ci ha convinto, le annate sono lunghe, ci sono tanti momenti che scatenano riflessioni, pensieri, considerazioni. Dopo una stagione lunghissima e complicatissima siamo arrivati a questa decisione nel finale di stagione, anche vincendo lo scudetto. Non è l’Europa il termometro. Sarri ha avuto comunque un anno di vittorie. La scelta di Pirlo è molto naturale, oserei dire juventina: è un ragazzo che come abbiamo detto una settimana fa è stato da noi, ha giocato con noi, è sempre stato in contatto con noi e con il nostro ambiente. Pensiamo che possa essere un predestinato, come lo è stato da calciatore. Andrea ha nella testa un calcio propositivo nel filone delle squadre europee”.
Il comunicato ufficiale: “Da Maestro a Mister”
“Oggi inizia un nuovo capitolo della sua carriera nel mondo del calcio”, scrive la Juve sul proprio sito. “Come si era detto circa una settimana fa: da Maestro a Mister. Da oggi per il popolo juventino sarà IL Mister, poiché la società ha deciso di affidargli la guida tecnica della prima squadra, dopo averlo già selezionato per la Juventus Under23. La scelta odierna si basa sulla convinzione che Pirlo abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi”.