TORINO. “Tornare alla Juventus è bellissimo, sono sempre stato legato a questo club e sono felicissimo. Non vedo l’ora di allenarmi insieme ai miei compagni”. Dovrà attendere Alvaro Morata per potersi allenare agli ordini di Pirlo, visto che nella seduta odierna è stato costretto a un lavoro individuale nel rispetto dei protocolli vigenti anti-Covid: “Speriamo che questa situazione finisca al più presto, mi sarebbe piaciuto anche avere contatto con i tifosi”. Niente però sembra poter scalfire lo stato d’animo dello spagnolo, ritornato a Torino quattro anni dopo la prima esperienza: “È stata bellissima la prima, sono convinto di essere un giocatore migliore, sono cresciuto in tante cose nella mia vita e credo che sarà un altro percorso bellissimo”.
Il ritorno in bianconero
Nell’intervista concessa al canale ufficiale della Juventus, Morata non ha nascosto la gioia per il ritorno a Torino esattamente come non nascose la delusione per la fine della precedente avventura, determinata dalla volontà del Real Madrid di riaverlo dopo il prestito in bianconero: “Per me dire di no è difficile, sono sempre pronto per la Juventus perché più che un grandissimo club e una grande squadra è una famiglia e penso che quando stai in un posto che senti casa, hai sempre voglia di tornare”.
Morata ritorna alla Juventus quattro anni dopo ritrovando l’ex compagno di squadra, Pirlo, in veste di allenatore: “Una delle più belle esperienze della mia carriera giocare in quella squadra che non aveva solo Andrea ma tanti campioni. Se Andrea sarà un 50% di quello che era con la palla al piede credo che ci sarà da imparare e la squadra giocherà bene. Ho visto la prima partita l’altro giorno e penso che si senta tanto la sua mano”.
La famiglia e la città
L’amore corrisposto per la Juventus ha trovato in Torino l’ambiente migliore per nascere e rinforzarsi: “Quando vieni ad allenarti o vai in campo o sei in qualsiasi posto, l’atmosfera è diversa. Alla Juve è diverso, mi è mancato, sono stato in tantissimi posti e mi hanno trattato bene ma qua è diverso. Sono molto onorato di indossare un’altra volta questa maglia, non so quanti gol farò ma posso promettere tanto lavoro. Ho voglia di correre dappertutto e dare una mano a questa squadra perché bisogna continuare a vincere”.
Fonte www.repubblica.it