TORINO – È finito sotto osservazione delle Nazioni Unite il trasferimento del nordcoreano Han Kwang-Song dalla Juventus al Qatar. Operazione che violerebbe, secondo il rapporto del Consiglio di sicurezza dell’Onu, le sanzioni internazionali contro il regime di Kim. Una situazione descritta nel rapporto delle Nazioni Unite e presa come esempio per descrivere le situazioni che infrangono le sanzioni contro la Corea del Nord. Ma che non avrà ripercussioni sulla società bianconera.
Il trasferimento
Han Kwang-Song, giovane talento nordcoreano, viene acquistato nel 2018 dal Cagliari e girato in prestito al Perugia, dove si mette in mostra per le sue doti tecniche. La Juventus si interessò all’attaccante trovando la formula giusta il 31 agosto 2019, quando lo prese in prestito con diritto di riscatto. A gennaio 2020 la società bianconera lo ha riscattato dal Cagliari per 3,5 milioni rivendendolo subito dopo ai qatarioti dell’Al-Duhail al doppio. Trasferimento che contravviene alle risoluzioni, per pochissimi giorni, che vietano ai nordcoreani di lavorare all’estero, sottolinea un rapporto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Secondo l’Onu la società bianconera avrebbe dovuto rispedire a casa in Corea del Nord l’attaccante entro dicembre 2019. Ogni lavoratore nordcoreano, infatti, deve riconoscere parte del proprio stipendio al governo di Kim. Alimentando in questo modo il regime. Una situazione che la Juventus ha potuto risolvere solo a gennaio, con l’apertura della finestra invernale del mercato. Inoltre la strada indicata dall’Onu sarebbe stata rispedirlo in Corea del Nord e non venderlo in Qatar.
Fonte www.repubblica.it