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Juventus, il nuovo staff di Pirlo: amicizia e radici bianconere

A sei giorni dal raduno della Continassa la Juventus ha completato lo staff che sosterrà Pirlo nella sua prima stagione da allenatore. Un percorso che diventerà ufficiale solo quando l’ex regista supererà l’esame di Coverciano per ottenere la licenza di 1° categoria UEFA pro, necessaria per guidare i bianconeri in Serie A e in Europa. Fino a quel momento ci penserà Roberto Baronio, vice allenatore, a mettere a disposizione l’abilitazione per sedersi in panchina. Con l’arrivo di Igor Tudor si è completato il restyling dello staff tecnico, tornato a forti tinte bianconere dopo l’interregno di Maurizio Sarri, durato solo un anno. 

I trascorsi con Baronio

Il braccio destro di Pirlo sarà l’ex centrocampista di Lazio, Brescia, Fiorentina e Reggina, esperienza maturata al fianco proprio dell’attuale allenatore della Juventus. Un percorso nel mondo del calcio affrontato spesso fianco a fianco, dalle giovanili del Brescia alle nazionali, esperienze che hanno cementato l’amicizia tra i due. Originario della provincia di Brescia come Pirlo, di cui sarebbe stato assistente anche nel progetto originario legato all’Under 23, la carriera di Baronio in panchina è stata costellata da grandi occasioni non sempre sfruttate al meglio. Dopo il corso di Coverciano entrò nello staff delle Nazionali, iniziando con l’Under 18 e come assistente dell’Under 19 di Vanoli, che poi sostituì nell’estate del 2016. Dopo aver fallito la qualificazione per l’Europeo, la carriera di Baronio è proseguita prima a Brescia, guidando la Primavera, quindi a Napoli, da cui è stato esonerato nel gennaio 2020. Prima della chiamata della Juventus e dell’amico di sempre. 

Tudor e le scintille con Totti

Nelle prossime ore il cancello della Continassa si aprirà per un altro ritorno, quello di Igor Tudor. Difficile resistere al richiamo della Serie A e della Juventus, la squadra con cui il difensore, nato a Spalato 42 anni fa, ha vinto due scudetti, due Supercoppe italiane e un campionato di serie B, oltre alla Coppa Intertoto. Simbolo della squadra, al punto che Totti indirizzò proprio a lui il famoso gesto delle quattro dita accompagnato dalla frase “zitto, quattro, e a casa” durate un Roma-Juve 4-0 del 2004. Tudor, difensore dal fisico possente e dal gusto per il gol (15 gol in 112 presenze), ha da sempre un rapporto speciale in Italia con il bianconero: dopo le giovanili con l’Hadjuk arrivò la chiamata della Juventus, che lasciò per due anni vestendo la maglia, anche in questo caso bianconera, del Siena, per poi tornare a Torino. Da allenatore la sua unica esperienza nel nostro Paese è arrivata sulla panchina dell’Udinese, cromaticamente uno scenario già vissuto da Tudor. Alla Juve comporrà insieme a Roberto Baronio la coppia di collaboratori che faranno da spalla ad Andrea Pirlo nella sua prima esperienza da allenatore. L’esperienza di Tudor potrà tornare molto utile nella gestione del gruppo oltre che nella cura della fase difensiva.  

Bertelli e gli scudetti con Conte

La cura della condizione atletica e fisica toccherà a Paolo Bertelli, anche lui un ritorno in bianconero. Da anni nel mondo del calcio, Bertelli ha mosso i primi passi con la Fiorentina di Ranieri, incrociando poi il suo percorso con quello di Luciano Spalletti all’Udinese. Anni strepitosi, con la qualificazione in Champions League che gli valgono la chiamata alla Roma sempre con il tecnico toscano. Qualche anno dopo inizia la collaborazione con Conte, con cui vince tre scudetti alla Juventus seguendolo anche in Nazionale e al Chelsea. L’ultima stagione è stato un ritorno alle origini approdando alla Sampdoria con Ranieri.

Il lungo ciclo di Filippi, i Big Data di Gagliardi

Completano la squadra di professionisti a disposizione di Pirlo il preparatore dei portieri Claudio Filippi e Antonio Gagliardi, collaboratore tecnico. Filippi è entrato a far parte dello staff bianconero durante la gestione Del Neri, ruolo che ha conservato anche dopo i cambi di guida tecnica che hanno portato Conte, Allegri e Sarri a guidare la Juventus. Un ruolo chiave per la gestione dell’alternanza tra Szczesny, che sarà ancora portiere titolare, e Buffon: già lo scorso anno Sarri, durante le conferenze stampa, lo chiamava spesso in causa come principale interlocutore sulla scelta dei portieri. Un ruolo conquistato negli anni con professionalità. 
Gagliardi, allenatore professionista Uefa A, fa parte dello staff della Nazionale dal 2008 ricoprendo il ruolo di Match Analyst. Alla Juventus sarà un collaboratore tecnico che potrà mettere a disposizione la sua esperienza tattica e la capacità di analisi dei Big Data, branca sempre più importante nel calcio contemporaneo. Suo il primo corso italiano per video analisti tattici: una delle tante risorse che aiuteranno Pirlo nel suo esordio in panchina.

Fonte www.repubblica.it

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