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Juventus, la bolla si è sgonfiata: segnalati in procura i giocatori volati all’estero

TORINO. La bolla della Juventus è scoppiata dopo appena due giorni: Andrea Agnelli non ha fatto in tempo a vantare la fedeltà dei bianconeri al famoso protocollo, che prescrive la clausura di squadra se all’interno del gruppo emerge un positivo (sabato a Torino ne erano spuntati due, riferiti a due persone che sono quotidianamente a contatto con la squadra pur non facendone parte, e i bianconeri erano subito andati in ritiro), che alcuni juventini rischiano una segnalazione all’autorità giudiziaria per aver violato l’isolamento fiduciario, addirittura lasciando l’Italia per volare all’estero. “Abbiamo ricevuto una segnalazione dalla Juve, che è stata esemplare”, ha detto Roberto Testi, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Città di Torino. “Ora il nostro compito è trasmettere alla Procura i nomi di chi ha interrotto l’isolamento, come avviene per qualunque cittadino. Magari qualcuno è partito con un volo privato e quindi dovrà pagare una multa”.

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Sono sette i giocatori che tra domenica sera e lunedì mattina sono usciti dalla bolla del J Hotel, trasferendo la sede dell’isolamento dall’albergo al proprio domicilio. Tre di loro (Buffon, Demiral e Ronaldo) dovrebbero effettivamente aver raggiunto le loro abitazioni private, mentre altri quattro lunedì sono partiti per il Sudamerica: Dybala è volato a Barcellona da dove è decollato per l’Argentina con il jet personale di Messi (a bordo c’era anche Suarez), Danilo ha raggiunto San Paolo da Malpensa via Madrid, Bentancur si è aggregato all’Uruguay e Cuadrado ha preso il charter organizzato dalla federazione colombiana che ha portato a Baranquilla 18 giocatori, il ct Queiroz e lo staff tecnico. Ronaldo, invece, ha raggiunto il Portogallo soltanto martedì con il Gulfstream di famiglia.

La Juventus ha tentato di dissuadere i partenti con discussioni anche animate ma che non hanno avuto successo, esponendo la società alle critiche che inevitabilmente verranno, visto che domenica sera Agnelli aveva vantato la rigorosa fedeltà juventina al protocollo, censurando invece il lassismo del Napoli. Ma nel giro di 48 ore la bolla si è sgonfiata. Eppure la maggior parte dei giocatori ha rispettato le procedure e rimarrà in ritiro fino alla notifica dell’ultimo tampone negativo, che dovrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì: a quel punto, anche Bonucci e Chiellini, Ramsey e Rabiot, Szczesny e Frabotta potranno rispondere alle convocazioni dei rispettivi ct. La Juve ha spiegato di aver concesso l’autorizzazione a trasferirsi dal J Hotel al domicilio privato, ma non certo di interrompere l’isolamento fiduciario: “Se abbiano o meno raggiunto le loro nazionali non lo sappiamo: da quando hanno lasciato l’albergo, non sono più sotto la responsabilità, ma semmai sotto quella delle loro federazioni”. Il club bianconero ha anche confermato che l’isolamento di gruppo è tutt’ora in corso.

Esiste la possibilità che le federazioni coinvolte (Argentina, Brasile, Colombia, Portogallo e Uruguay) abbiano contatto l’Asl Città di Torino chiedendo un’autorizzazione speciale per viaggiare all’estero, ma non sono arrivate conferme in questo senso: “A me nessuno ha riferito nulla”, ha detto il direttore Carlo Picco. “E in genere di queste cose mi mettono al corrente”.

Fonte www.repubblica.it

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