TORINO – Senza il Covid la Juventus avrebbe sfondato il muro del miliardo come valore economico. Invece si ferma a 922,1 milioni secondo lo studio condotto da Andrea Donegà, un giovane ingegnere gestionale che nel 2015 si è laureato al Politecnico di Torino con una tesi proprio sul valore dei club di calcio in Italia, aggiornata a distanza di cinque anni (e pubblicata sul sito specializzato logosportrend.com) e con la pandemia di mezzo. «La Juventus ha conquistato una posizione nell’ultimo quinquennio e guida la classifica grazie all’effetto Ronaldo, ai risultati in Italia e in Europa, ma il suo valore sarebbe cresciuto di circa un 30% senza il Coronavirus» sentenzia.
L’ALGORITMO – Per calcolare il valore dei club l’ingegner Donegà si è avvalso di un programma di statistica basato su un algoritmo. «Nell’industria calcio i fattori più importanti sono tre: ricavi, tifosi e risultati – spiega -. E’ un circolo vizioso perché si autoalimentano: se vinci fidelizzi più tifosi e più simpatizzanti, in Italia e nel mondo, e attiri più sponsor, più gente allo stadio, così crescono i ricavi.
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Fonte tuttosport.com