avvocatoinprimafila il metodo apf

La Juve sotto il segno di Chiesa

TORINO – Se non è una promozione sul campo, poco ci manca. Andrea Pirlo è stato chiaro su Federico Chiesa, dopo il 2-0 di Genova. Un successo contro la Sampdoria aperto dal gol dell’esterno giunto alla Juventus da Firenze all’ultimo giorno utile di mercato. «Ha portato energia, freschezza, fame. È entrato in punta di piedi perché il salto è stato grande, adesso èlibero di testa e i gol aiutano»,così il tecnico bianconero ha sottolineato che cosa Chiesa significhi per la Juventus attuale. In termini numerici, il contributo è decisamente importante: cinque reti in campionato (quattro giunte nel 2021), che si allargano a sette considerando Champions League e Coppa Italia, cui aggiungere tre assist in A e uno in Europa. Un passo realizzativo in linea con quanto offerto nell’ultima stagione alla Fiorentina (10 a fine campionato) e dal peso specifico maggiore perché offerto da un debuttante in una big. A dimostrazione di come il processo di integrazione si stia realizzando.

Guarda la gallery

Inter-Juve, la probabile formazione di Pirlo

Debutto di corsa

Oltre ai numeri, però, è d’obbligo parlare anche della “presenza” sul campo. E quella di Chiesa è oggi logicamente di livello superiore rispetto a quella dei primi passi in bianconero. Pirlo lo aveva ripetuto all’infinito, soprattutto in questa anomala stagione determinata dal Covid, andata quasi a sovrapporsi alla precedente. Poco il tempo a disposizione degli allenatori per impostare il lavoro, particolare ancora più decisivoper chi si è trovato a debuttare su una nuova panchina. Come Pirlo, per l’appunto. Chiesa, poi, è giunto in bianconero dopo aver disputato tre partite con la Fiorentina. Un debutto che ha rischiato di segnarlo, con l’espulsione di Crotone.

Leggi l’articolo completo su Tuttosport in edicola

Fonte tuttosport.com

Exit mobile version