DANZICA – Da evento pilota per la graduale riapertura degli stadi italiani, come esempio di un impianto col 25% degli spettatori presenti, a specchio dell’improvvisa paura di un Paese. Paura da coronavirus. Polonia-Italia di Nations League, domani sera all’Energa Stadion di Danzica, pareva la partita ideale per la campagna sulla riapertura, con l’ingresso programmato di poco meno di diecimila tifosi. Mancini stesso l’aveva indicata come dimostrazione dell’opportunità di fare altrettanto anche in serie A, dopo le riaperture simboliche a mille invitati a partita, e in occasione delle gare della Nazionale. Poi il presidente della Figc Gravina ha fatto retromarcia, escludendo che si tratti di una priorità. E oggi gli azzurri, al loro arrivo in Pomerania, troveranno uno scenario del tutto simile a quello lasciato in Italia: la Polonia è da stamattina zona gialla, l’uso delle mascherine è obbligatorio e l’accesso allo stadio, presumibilmente con meno spettatori di quelli dichiarati (il dato ufficiale dei biglietti venduti è per ora fermo ai quattromila di due giorni fa), verrà disciplinato da regole molto strette. La Pzpn – la federcalcio polacca presieduta dall’ex campione della Juventus Zibgniew Boniek – ha già provveduto a diffondere il vademecum per i tifosi, dal quale si evince che Polonia-Italia, sul piano della sicurezza, non è di sicuro una partita qualsiasi.
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Polemiche a Varsavia
A Dlugi Targ, la famosa via principale del centro storico di Danzica, il venerdì sera è stato quello tipico di una città abituata alla movida: pieni di gente i bar, i ristoranti e i locali di musica in riva alla Motlawa, mascherine o protezioni in plexiglass indossate soltanto dai camerieri. Ma da stamattina pure qui sarà diverso, anche se soltanto Sopot, che con Gdynia e appunto Danzica forma la cosiddetta Tripla Città, è stata classificata zona rossa. La Pomerania, secondo i dati ufficiali, non ha il maggior numero di nuovi casi di Covid 19, registrati nei voivodati della Malopolskie (oltre 700 nella Piccola Polonia, la regione di Cracovia), Mazowieckie (più di 500 nella Masovia, la regione della capitale Varsavia) e ?l?skie (poco meno di 500 nella Slesia, la regione di Breslavia). La crescente diffusione del coronavirus ha innescato polemiche politiche. Il Ministero della Salute, via Twitter, ha comunicato che da oggi “le segnalazioni di infezione non conterranno dati dettagliati sul defunto: il governo si limiterà alle informazioni sul numero di decessi correlati al Covid 19”. Fino a questo momento venivano comunicati anche età, sesso e luogo di morte. La svolta è stata criticata con durezza dall’opposizione al governo nazionalista di Mateusz Morawiecki e in particolare dalla deputata della sinistra Agnieszka Dziemianowicz-B?k. Ma la polemica politica è lo sfondo delle ultime statistiche dettagliate diffuse ieri: 4739 nuove infezioni da coronavirus e 46 decessi, 6 dei quali non per altre malattie preesistenti. Tra le vittime il più giovane aveva 45 anni, il più anziano 97. In totale, dall’inizio della pandemia, si sono registrate 116.338 infezioni, con 2919 decessi e 77.875 guarigioni.
Il manuale per i tifosi
La federcalcio polacca ha diffuso le istruzioni per chi domani andrà allo stadio. Il primo suggerimento è di arrivare con molto anticipo rispetto all’orario d’inizio, fissato per le 20.45: i cancelli apriranno alle 18.45 e nell’attesa, si dice nel documento della Pzpn, “gli spettatori potranno ascoltare musica, partecipare a un interessante programma di intrattenimento dal vivo e consumare un pasto in uno dei numerosi punti di ristorazione”. L’obiettivo, ben noto all’Italia, è di evitare o ridurre il rischio di assembramenti. Il trasporto pubblico, rafforzato per l’occasione, sarà gratuito per tutti i possessori di biglietto per la partita, con la creazione di un’apposita stazione speciale. Per chi si muoverà in auto sono stati predisposti nuovi parcheggi gratuiti. Ma il manuale d’emergenza per il tifoso detta ovviamente le condizioni preliminari: “1. Assicuratevi che il vostro stato di salute vi permetta di assistere alla partita (nessun sintomo da Covid 19 negli ultimi 14 giorni). 2. Assicuratevi di avere una maschera protettiva che copra bocca e il naso, condizione necessaria per entrare allo stadio, e in conformità con le regole Uefa non rimuovete la mascherina durante l’intero tempo di permanenza allo stadio. 3. Quando entrate nello stadio, disinfettate le mani e fatelo ogni volta che vi è possibile. 4. Negli spostamenti all’interno dello stadio mantenete la distanza di sicurezza dagli altri partecipanti (minimo 1,5 metri), tenendo bocca e naso coperti. 5. L’organizzatore ha il diritto di introdurre ulteriori misure di sicurezza, a tutela della vita e della salute delle persone presenti allo stadio, come la misurazione della temperatura. 6. Il documento di identità sarà controllato in base ai dati registrati sul biglietti, gli steward indicheranno il posto assegnato con relativo distanziamento e sarà obbligatorio restare seduti. 7. E’ vivamente sconsigliato portare con sé oggetti personali diversi da mascherina, sciarpa, telefono, portafoglio, chiavi”. Dopo la finale di Supercoppa europea Bayern-Siviglia del 24 settembre scorso a Budapest con sedicimila spettatori e dopo le parziali riaperture nei singoli Paesi, la Nations League diventa un’altra prova importante. Gli azzurri, stavolta, ne saranno testimoni diretti.
Fonte www.repubblica.it