TORINO – Matías Morla, in questi ultimi anni, è stato, oltre che avvocato, una figura fondamentale nell’entourage di Diego Armando Maradona. E dopo la morte del fuoriclasse argentino ha puntato il dito sia sul ritardo dell’ambulanza che sulla mancanza di controllo da parte dei medici che dovevano prendersi cura del Pibe de Oro. Infatti secondo gli inquirenti, che stanno svolgendo un’indagine sulla morte di Maradona, l’ultima persona che lo ha visto vivo è stato suo nipote 12 ore prima.
“L’ambulanza ha impiegato più di mezz’ora per arrivare, è stata un’idiozia criminale”
Queste le dichiarazione di Morla che evidenziano il forte legame sentimentale con la leggenda del calcio mondiale: “Oggi è un giorno di profondo dolore, tristezza e riflessione. Sento nel cuore la partenza del mio amico, che ho onorato con la mia lealtà e il mio sostegno fino all’ultimo dei suoi giorni. Gli ho dato l’addio di persona e la veglia dovrebbe essere un momento intimo e familiare.” Poi però accusa i medici di negligenza: “Quanto al verbale della Procura di San Isidro, è inspiegabile che per 12 ore il mio amico non abbia avuto attenzioni o controlli da parte del personale sanitario dedito a questi fini. L’ambulanza ha impiegato più di mezz’ora per arrivare, è stata un’idiozia criminale. Questo fatto non deve essere trascurato e chiederò che le conseguenze siano indagate fino alla fine. Come mi ha detto Diego: sei il mio soldato, agisci senza pietà”. Poi infine conclude: “Riposa in pace, fratello“.
Fonte tuttosport.com