(ANSA) – TRIESTE, 16 LUG – Il Tribunale federale della Fidal ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, l’organizzatore del Trieste Running Festival, Fabio Carini, dalle accuse di avere fatto “passare il messaggio, contrario ai valori della Fidal e del Coni, di una esclusione di alcuni dovuta a motivi razziali” e “di avere omesso di comunicare alla Procura federale quanto di sua conoscenza in merito allo sfruttamento di atleti di origine africana”.
Lo ha reso noto l’organizzazione dell’evento, e la notizia è stata successivamente confermata da fonti della Fidal. “L’opportuna indagine avviata dalla federazione – osserva Carini – ha riabilitato l’immagine di un evento inclusivo qual è il Trieste Running Festival e la mia personale di uomo ancora prima che di organizzatore.
Attraverso le mie parole il Trieste Running Festival ha voluto sensibilizzare il mondo sportivo e non solo sulla necessità di riequilibrare e garantire i valori etici ed economici che contraddistinguono la pratica lavorativa della corsa a livello professionale”.