BOLOGNA – “Come la vedo io, una squadra che perde così nettamente contro una squadra anche se così forte come il Bayern perde un po’ di certezze. Perdere in un certo senso in modo facile lascia qualcosa per cui dobbiamo essere bravi ad approfittarne imponendo la nostra aggressività senza fargli riprendere coraggio”. Lo ha dichiarato Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, in vista del prossimo match di campionato, contro la Lazio: “Contando che loro sono una squadra che ha tutto, non è che lo scopro io. Se giochiamo come sappiamo e con un po’ di fortuna chissà cosa può succedere. Mi aspetto che la mia squadra parta forte e poi tutte le partite iniziano zero a zero, vedremo come va a finireNoi facciamo la nostra partita, loro faranno la loro partita e vedremo cosa succede. Noi non cambieremo la nostra mentalità e non penso neanche loro, è una partita aperta. Loro in difficoltà dietro? Lo siamo anche noi. Quando abbiamo giocato e perso a Roma con la Lazio abbiamo avuto più possesso palla, più tiri in porta, abbiamo creato più occasioni di loro e abbiamo perso. Noi dobbiamo cercare di rifare quella partita.”.
Il Var e gli errori
“Tanti errori nonostante il Var? Ho detto quello che dovevo dire. Ci sono stati errori gravissimi anche in Champions con Juve, Lazio, Milan, l’espulsione di Freuler. Succede da tutte le parti e non so perché. So che i designatori sono italiani. Non vorrei che magari per non dire che sono troppo favorevoli alle italiane poi fanno il contrario. Forse una cosa psicologica. Tutti possono sbagliare, fa parte del calcio: dispiace quando ci sono errori ripetuti e vedi che altrove non succede. Capita, ma perché non sei fortunato, ma non ho da recriminare nulla, sono sicuro che non c’è malafede. Gli arbitri, non giocando a calcio, non possono avere la percezione di certi falli che noi che abbiamo giocato abbiamo. Dovrebbero avere più empatia, avere più rapporto umano, parlare, spiegare, non essere troppo intoccabili. Tutti possono dare un cartellino, gestire una partita è un’altra cosa. Se spieghi gestisci meglio rispetto ad uno che sta sul piedistallo. Regolamento? A volte chiedo al quarto uomo e se mi spiega capisco che è stata una mia mancanza nel sapere le cose. Può anche succedere che alle volte non ci si capisce. Alle volte è molto complicato e parte spesso dal fatto che non hanno giocato a calcio. Ad esempio nel campionato inglese sembra che non ci sia l’arbitro, mentre qui qualcuno fischia ogni due secondi e non riesci a prendere il ritmo. Ho visto un Monaco–Barcellona diretto da Orsato, una meraviglia, gli ho fatto i complimenti ma mi ha detto “qua in Italia è diverso”. Qui dovrebbero lasciar più giocare”.
Il pubblico allo stadio
“Paura che il calcio farà fatica a richiamare spettatori quando si potrà? E’ come andare al ristorante. Quando tu sei abituato a un certo tipo di vita e te la tolgono, poi la rifai ti senti bene, E’ bello. Il problema sarà la reazione dei giocatori, sarà come all’inizio non c’era pubblico, sarà il contrario giocare di nuovo coi tifosi ma poi ci abitueremo perché gli uomini si abituano a tutto. La gente tornerà allo stadio, ma sarà di più di prima, magari mi sbaglio, ma difficile che mi sbaglio”.
I singoli
“Il duo Svanberg–Dominguez? Mi sono piaciuti molto. Il centrocampo è il reparto dove soffriamo di meno, abbiamo tante soluzioni. Quando ho tirato fuori Svanberg ho fatto una cazzata, dovevo togliere una punta, forse domani posso riproporre tutti e due. Le condizioni di Tomiyasu e Dijks? Dovete chiedere al dottore, io non faccio il dottore. Tante volte che avete detto che Tomiyasu era il giocatore con più minuti, che gli avete portato sfiga… Che perdo? Se uno gioca tutte le partite e tutti i minuti, perdi molto. Ti pareva che succedeva nella settimana quando ci sono tre partite. Orsolini e Skov Olsen? Skov è più concentrato, Orsolini più pericolo in questo momento. Loro sanno dove migliorare. Orsolini è più sfrontato, va sbaglia e non gliene frega niente, continua. Skow è l’opposto, è concentrato dribbla e sbaglia e poi magari ha paura.
Fonte tuttosport.com