MILANO – Non c’è bisogno del personale medico che il Milan ha invitato, gesto nobile, a San Siro per il debutto in campionato. Non ce n’è bisogno perchè, se il Bologna non fa la figuraccia della partita di ritorno, aveva preso cinque schiaffoni, il Milan non intende fermare la corsa che lo ha visto leader del campionato ai tempi della quarantena. E sta bene. Si vede. A cambiare la vita rossonera in questi mesi sono puntelli solidi, quelli su cui arrampicarsi sulla parete da scalare, alzando sempre l’obiettivo. Se prima era l’Europa, conquistata nella più strana estate della storia del nostro pallone, stavolta è quella Champions di cui il Diavolo detiene il record per maggior numero di coppe vinte, tra le italiane, ma a cui non si iscrive più da sette anni. I puntelli sono chiodi sicuri dove far passare le funi: una bandiera trai dirigenti, un allenatore serio e preparato e in campo un totem.
L’uomo che fa la differenza
L’abbiamo presa alla lontana, per dire che Mihajlovic ha ben spiegato come cambiare la propria vita al Bologna, per non subire figuracce, ma quando Ibrahimovic decide di… deciderla, davvero è difficile fermarlo. Lo svedese è sempre più l’esatta proiezione delle idee del tecnico e delle ambizioni del club. Quando Hernandez, dopo 35’ di grande equilibrio, ha la libertà di calibrare un cross sulla testa dello svedese, anche il coraggioso Tomiyatsu, bravo anche da centrale, deve inchinarsi: “sayonara”, il pallone di testa è nell’angolino.
Buona partenza rossoblù
E’ l’unico grosso brivido di un match che il Milan controlla, dopo che il Bologna ha provato a sorprenderlo con una partenza brillantissima, in pressing molto aggressivo, con Dominguez che rimpalla Bennacer e Soriano dal limite vede il suo tiro vincente deviato in angolo da Kjaer, d’istinto, con Donnarumma immobile. Dopo c’è Bennacer che prova a punire la sola incertezza di Skorupski arrivando lungo al tap in (palla alta), ed Hernandez che toglie dalla testa di Orsolini un cross dal fondo di Palacio. Pochissime occasioni ma match molto vivace.
Orsolini, che ingenuità!
La ripresa ripropone gli stessi temi, il match è vivace, ma una clamorosa ingenuità di Orsolini che “tocca” Bennacer appena entro l’area, allarga la forbice tra le due squadre. Dal dischetto si presenta Ibrahimovic, reduce dall’errore dagli 11 metri di fine stagione (parata di Cragno), lo svedese infila la palla sotto la traversa. Due a zero.
Ottenuta una distanza di sicurezza, il Milan si distende e si diverte. “Avessi ancora vent’anni” dice Ibra alla fine “avrei segnato di più”. Sta di fatto che Skorupski si oppone a due conclusioni centrali ma potenti e, in una situazione di superiorità numerica, servito da Calhanoglu, lo svedese si allarga per eludere il portiere ma calcia alto. Azioni che si sviluppano perchè il Bologna è coraggioso e si getta avanti.
Cambi Bologna efficaci
Chi entra cerca di dare vivacità, Skov Olsen, oggetto misterioso della stagione passata, fa meglio di Orsolini e Donnarumma deve prodursi in un bell’intervento reattivo per ribattere la sua conclusione radente, di sinistro. Il portiere azzurro, che proprio Mihajlovic lanciò, vince un duello anche con Sansone, tiro ravvicinato sul primo palo, e poi viene salvato quando nel finale Santander in acrobazia centra l’incrocio dei pali. Anche Svanberg ha un impatto sul match più brillante di quanto l’abbiano avuto altri giovani attesi, come Tonali e Diaz. Per la cronaca va pure detto dell’espulsione per doppia ammonizione di Dijks che, di fatto, toglie al Bologna gli ultimi minuti di speranza.
Milan, ora il Bodo
I primi tre mattoni europei (Champions) della sua stagione li mette il Milan. Aspettando il Bodo Glimt giovedì per la seconda fatica preliminare di Europa League. Bene La Penna: non cambia mai il suo metro di giudizio.
MILAN: (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjær (26′ st Duarte), Gabbia, Hernández; Kessie (32′ st Tonali), Bennacer (41′ st Kruni?); Castillejo (1′ st Saelemaekers), Çalhano?lu (26′ st Diaz), Rebi?; Ibrahimovi?. (1 T?t?ru?anu, 90 A. Donnarumma, 20 Kalulu, 93 Laxalt, 39 Paquetá, 29 Colombo, 27 Maldini). All.: Pioli .
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Dijks; Domínguez (12′ st Sansone), Schouten, Soriano (35′ st Svanberg); Orsolini (12′ st Skov Olsen), Palacio (35′ st Santander), Barrow (38′ st Vignato). (1 Da Costa; 13 Bani, 4 Denswil, 15 Mbaye; 18 Baldursson, 16 Poli; 26 Juwara). All.: Mihajlovi? .
Arbitro: La Penna
Reti: 35′ e 51 (rig.) Ibrahimovic
NOTE: Recupero: 1′ e 4′ Angoli: 7 a 4 per il Milan. Espulso Dijks (doppia ammonizione); ammoniti: Domínguez, Dijks, Castillejo, Tomiyasu, Sansone, Krunic, Gabbia per gioco falloso. Spettatori: 1000Fonte