MILANO – Sui social viene presentato dal club rossonero come il ghepardo che corre veloce con uno scatto repentino, con lo slogan “ready to unleash” (ovvero “pronto a scatenarsi”). E Brahim Diaz ha davvero tutte le intenzioni di lasciare il segno nel Milan, come mostrato con il gol nell’amichevole con il Monza, il primo della sua nuova avventura italiana. “Questo è un club con una storia immensa, che ha finito molto bene l’ultima stagione. Avevo molte offerte ma questo ha fatto la differenza. E’ davvero un piacere giocare qui ed è speciale allenarsi a Milanello, ci sono tantissimi servizi e strutture per fare le cose in grande. L’importante è lavorare per poter mettere in campo tutto. Mi hanno impressionato i tifosi, un’accoglienza davvero calorosa, stupenda. E’ un club con una storia centenaria, speriamo di poter fare grandi cose, sono orgoglioso di essere al Milan”. Si presenta così l’attaccante che ha compiuto 21 anni il 3 agosto, arrivato con la formula del prestito dal Real Madrid.
“Qui tante leggende, a cominciare da Maldini”
“Sto bene e anche se sono arrivato in prestito secco non ci penso. Sono concentrato solo sul Milan e sui risultati qui, sarà un grande anno. Voglio dare il meglio, dare tutto quello che ho e fare il massimo per questo club – aggiunge nel corso della conferenza stampa di presentazione ufficiale il calciatore spagnolo di origine marocchina – Il modulo? Mi trovo meglio personalmente come trequartista ma giocherò nel ruolo che mi verrà assegnato dall’allenatore. Qui ci sono stati tantissimi campioni, tutti ricordano i giocatori che hanno giocato qui. Maldini ad esempio è una leggenda del mondo del calcio, la sua presenza è stata sicuramente un incentivo, mi vengono in mente tantissime leggende: questo è un club così grande che tutti si ricordano i giocatori che hanno militato qui”.
“Il Milan deve puntare anche allo scudetto”
Proprio per il suo grande passato il Diavolo non deve porsi limiti come ambizioni. “Il Milan ha molti obiettivi, non ha solo il ritorno in Champions League. Deve arrivare più in alto possibile. Vincere anche lo scudetto. E mi fanno sperare in grandi cose l’arrivo di Tonali, oltre alla presenza di Ibra: un giocatore incredibile, ha tanta esperienza, poter giocare al suo fianco è sinonimo di grandi risultati”, sottolinea Diaz rispondendo come farebbe un giocatore esperto nonostante la giovane età. Sguardo deciso, risposte concise dribblando le domande più insidiose, come quelle sui dettagli delle chiacchierate con Pioli, Maldini o Zidane, ma ribadendo più volte quanto sia orgoglioso di poter giocare in un club tanto importante. “Rimane tra noi quello che mi ha detto il tecnico. In ogni caso essere qui è speciale, nel 2011 sono anche stato a San Siro: ci sono persone che stanno lavorando al meglio per far raggiungere al club la posizione che merita. Castillejo? Lo conosco da sempre, siamo cresciuti insieme. Theo Hernandez non lo conosco, ma ci sarà occasione. Un idolo? Tutti hanno un idolo, da piccolo ricordo Iniesta, ma anche tanti altri. Ma non saprei sceglierne uno – conclude l’ex Real -, potrei dirne tanti”.
Fonte www.repubblica.it