MILANO – Il Milan mette da parte un avvio da incubo, con due reti subite in 14 minuti e l’infortunio patito da Kjaer, e strapazza il Celtic 4-2 in rimonta nel match valido per la quinta giornata della fase a gironi di Europa League. A riaprire la partita è un calcio di punizione magistrale di Calhanoglu al 24′, seguito a stretto giro di posta dalla zampata di Castillejo (26′). Un capolavoro di Hauge al 50′ e lo scavetto di Brahim Diaz all’82’ chiudono il tabellino. Pioli ottiene così il pass per i sedicesimi di finale, nell’ultimo turno proverà a strappare al Lilla il primo posto.
Milan-Celtic, tabellino e statistiche
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Le scelte di Pioli
Guarito dal Coronavirus, Stefano Pioli torna a guidare i suoi dalla panchina nel penultimo match del gruppo H di Europa League contro il Celtic fanalino di coda. Nel 4-2-3-1 scelto dal tecnico emiliano c’è Donnarumma tra i pali, Diogo Dalot e Theo Hernandez ai lati della coppia centrale Kjaer-Gabbia, Kessié e Krunic nel cuore del campo e il terzetto Castillejo-Calhanoglu-Hauge alle spalle di Rebic. Tra le fila degli scozzesi, in campo Laxalt, ex di turno ed ancora di proprietà rossenera.
Partenza da incubo: 2-0 Celtic, Kjaer ko
Si parte a ritmi bassi, il Milan prova a farsi vedere dalle parti di Barkas con due cross senza troppe pretese di Calhanoglu e Castillejo, ma al 7′ a passare è il Celtic: un controllo errato di Krunic favorisce Rogic che, da due passi, firma l’1-0 col mancino. Il gol subito a freddo manda in bambola l’undici rossonero, l’attaccante australiano sfiora la doppietta (10′), una noia muscolare mette ko Kjaer (11′, sostituito da Romagnoli), McGregor impegna Donnarumma, ma l’estremo difensore campano nulla può sullo scavino ravvicinato di Edouard: al 14′ gli scozzesi sono avanti di due reti al Meazza.
Calhanoglu-Castillejo: 2-2 all’intervallo
Al 21′ Romagnoli è decisivo su una percussione di Frimpong, al Milan serve un episodio per tornare in partita e ad offrirlo è Christie, che stende Rebic in maniera sciagurata nei pressi della propria area di rigore: dalla sua zolla preferita, Calhanoglu è implacabile (24′). La rete scuote i ragazzi di Pioli, che si riversano in attacco rabbiosamente, trovando il pareggio-lampo già al 26′: lo firma Castillejo, abile a controllare un pallone vagante e girarlo in rete di destro. Lo spagnolo ex Villarreal è l’uomo più pericoloso e sfiora a più riprese il gol del sorpasso, mentre un brivido percorre la schiena di Pioli in chiusura di prima tempo su una sassata di McGregor da fuori, ad ogni modo ben controllata da Donnarumma.
Capolavoro di Hauge e Diaz, 4-2 Milan
C’è Tonali per Krunic alla ripresa delle ostilità e al Milan bastano cinque giri di lancetta per completare la rimonta avviata nella prima frazione: opera di una strepitosa azione personale di Hauge che, al 50′ esatto, sguscia via a tre uomini e batte Barkas con un piattone destro al ferro. Forte del risultato, Pioli pensa al campionato: chiede ai suoi di amministrare il pallone con estrema calma e chiama fuori dalla lotta gli insostituibili Kessié e Calhanoglu, rimpiazzati da Bennacer e Brahim Diaz (61′). Frimpong tenta di scombinare i piani del tecnico rossonero pochi istanti più tardi, con una finta che manda a terra Theo Hernandez ed un collo sinistro che, però, s’infrange sull’esterno della rete. Di ben altra pasta il calcio di punizione battuto a giro da Christie al 73′, ma è strepitosa la risposta di Donnarumma. È un finale di gara in cui il Milan sembra aver tirato i remi in barca, mentre il Celtic, senza più nulla da perdere, che spinge con continuità. A cambiare il risultato, però, ci pensa Diaz all’83’, con uno scavetto che vale il definitivo 4-2.
Fonte tuttosport.com