MILANO – “Lo Shamrock Rovers? Siamo pronti. C’è un grande spirito si è visto già nelle amichevoli. E nella partita ufficiale ci sarà ancora più voglia di spaccare il mondo”. Nel giorno della propria presentazione, Sandro Tonali morde il freno in vista del primo impegno ufficiale del Milan, impegnato giovedì sera in casa dello Shamrock Rockers per la qualificazione ai gironi di Europa League.
“Cellino è stato di parola”
L’ambientamento con i compagni procede a gonfie vele: “Nello spogliatoio il clima è sereno e ci vogliamo bene”, assicura Tonali che torna a parlare di Gattuso: “La maglia numero 8 era libera, ho scelto quel numero anche perché ha vari significati nella mia vita. Gattuso è stato un mio idolo e lo è tutt’ora da allenatore”. A proposito di allenatori, subito ottimo feeling con Pioli: “Il mister mi ha trasmesso una carica in più, mi ha spiegato nei minimi dettagli quello che bisognerà affrontare, mi farò trovare pronto”. Presto per parlare di Champions: “Non possiamo parlarne adesso, è un obiettivo ma non è nelle nostre teste. Pensiamo prima ad affrontare giovedì lo Shamrock”. Tonali poi ringrazia il suo ex presidente del Brescia, Cellino: “E’ una persona che capisce molto di calcio e capisce molto me. Dal primo giorno mi ha detto: ‘Fai la tua scelta, la rispetterò’ ed è stato di parola. Ho chiesto io al presidente di fare uno sforzo per venirmi incontro. Si è dimostrato una persona super. Fin dal primo giorno la mia volontà era andare al Milan, quando ho capito che c’era l’opportunità ho chiuso le porte a tutti”. E pensare che sembrava a un passo dall’Inter: “Ha gestito tutto il mio procuratore, non ho saputo nulla. Mi ha lasciato libero per concentrarmi”.
Maldini: “Boban grave perdita”
Al fianco di Tonali c’era anche Paolo Maldini, che ha svelato alcuni retroscena della trattativa: “Una cosa impensabile un mese fa. Siamo arrivati a questo punto grazie alla determinazione del ragazzo e dei suoi agenti. Potevamo fare qualcosa di grande e abbiamo colto l’occasione. Io parlai con Tonali due mesi fa e gli dissi che difficilmente saremmo riusciti a prenderlo. Sandro è un 2000, molto giovane, e ha coronato il suo sogno. In un calcio sempre meno votato al sentimentalismo è una bella storia”. Una battuta anche sul suo ex collega, e compagno di squadra, Zvonimir Boban, non più nel club rossonero da marzo (rapporti freddi con Gazidis): “L’assenza di Boban mi rattrista, senza di lui il Milan è senz’altro meno forte, ma andiamo avanti”. Chiusura sul mercato: “Chiesa? E’ uno dei migliori giovani italiani. Ma con la Fiorentina non è mai esistita una trattativa per portarlo al Milan. L’idea è quella di migliorare la squadra sempre. Le nostre priorità sono state coperte. Abbiamo qualche problema con i centrali di difesa, se ci saranno opportunità cercheremo di coglierle”.
Fonte www.repubblica.it