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Mondiali: Nereo Rocco e Carletto Mazzone più attuali che mai

Consolazione (magra): il Messico e la piccola Islanda vincono con vecchie tattiche italiote

La piccola Islanda ferma la multimilionaria Argentina e imposta la difesa stile “Rocco”. Il Messico piega la strafavorita Germania usando catenaccio e contropiede. Questo hanno sottolineato le illustre firme Rai e quotidiani sportivi nazionali per motivare le vittorie di sue squadre sfavorite alla vigilia degli incontri.

Addirittura su Rai Uno è stato rispolverato il catenaccio del grande Nereo Rocco “El Paron” quando per fermare gli avversari titolati usava la difesa definita più di mezzo secolo fa “Catenaccio”. Perchè sapeva chiudersi e non subire gol. E così la piccola Islanda, isola nota soprattutto per i geyser, blocca l’Argentina di Messi e Mascherano, o meglio una squadra dai giocatori dagli ingaggi milionari. Con tutta probabilità l’ingaggio della Pulce copre abbondantemente tutti gli stipendi degli islandesi.

E qui torna d’attualità una dichiarazione di circa 15 anni fa del grande Carletto Mazzone, il “Sor Carletto” quando disse in romanesco: “In campo nun ce vanno i miliardi ma la gente che vole correre e lotta’”. Niente di più vero.

Per cui oggi in cui assistiamo ad un calcio tutta corsa e tattica, ad allenatori che propongono il Tiki Taka, e che si credono innovatori qualcuno si ricorda di due ex tecnici che la storia e l’arroganza ha da tempo seppelliti.

Grazie Paron e grazie Sor Carletto. Evidentemente la vostra lezione è ancora viva.

Sotto: Acapulco, Messico e nuvole…

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