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MotoGp, cadono Dovizioso e Rossi. A Barcellona Quartararo vince e torna leader

BARCELLONA – Fabio Quartararo vince sulla pista di Barcellona e col 3° successo in questa stagione prende il largo nella classifica di MotoGP, al termine di una corsa disastrosa per i vecchi eroi italiani del motomondiale: a metà gara cade Valentino, che – in quel momento secondo – stava forse pregustando un successo che ormai gli manca da 3 anni e passa. Cade anche Dovizioso alla prima curva, il ducatista perde la leadership mondiale a favore del francesino della Yamaha e dice forse addio ad un titolo sfiorato per 3 stagioni consecutive: senza Marquez sembrava fatta, invece. Il migliore degli italiani è ancora Morbidelli, l’allievo prediletto del Dottore che però non sale sul podio: 4° posto per Franky, dietro anche alle Suzuki di Mir e Rins. La prima Rossa la guida Miller (5°), che resiste al ritorno di un positivo Bagnaia. Ottavo posto per Petrucci con la Gp20 ufficiale, davanti al solito, deludente Vinales. 

<< La cronaca della gara >>

Quartararo, prove di fuga 

La Marsigliese celebra il franco-siciliano Quartararo, che nel ranking vanta ora 8 punti di vantaggio su Mir e 18 su Vinales. “Ho sofferto in questo periodo, perché le due vittorie di inizio stagione a Jerez sembravano così lontane: ringrazio tutti i miei familiari, che mi sono stati sempre vicino. Al via non ho cominciato benissimo, ma la prima frenata è andata bene e allora tutto è cambiato”, festeggia Fabio. Dovizioso, che amarezza: “Spiace due volte perché questo ‘zero’ non dipende da me: al via sono partito bene, e poi l’incidente. Succede”. Il forlivese è adesso a -24 dal leader. 

Rossi a terra dopo la caduta

Dovizioso, addio al mondiale? 

La gara e forse il sogno mondiale di Dovizioso – accarezzato per tre stagioni da eterno secondo: orfano di Marquez, se non ora quando? – scivolano via come sabbia tra le mani, alla prima curva: Petrucci perde l’anteriore, Zarco pinza i freni e cade, tirando giù anche il ducatista. Che storia amara. Morbidelli se ne va, il suo Maestro prova ad inseguirlo mentre Quartararo per il momento osserva e la quarta Yamaha di Vinales – come al solito – si addormenta al via. 

Quartararo va, il Doc non molla 

Il francesino prende un avventuroso interno al Doc alla fine del 5° giro, alle spalle delle tre M1 c’è una prima Ducati – quella di Miller – ma Petrucci non è poi così lontano  (8°) e intanto Bagnaia (9°) si fa sotto, mentre in mezzo si mettono le Suzuki di Mir e Rins, più la Ktm di Pol Espargarò (che però finirà a gambe all’aria, a metà gara). Passano 3 tornate e Fabio – sangue palermitano – si ripete sul ‘Morbido’, ma il vecchio Doc resta caparbiamente agganciato ai due ragazzi: a 11 giri dalla fine Franky va paurosamente lungo, resta in sella con un gioco di prestigio però cede il posto al vecchio Maestro. 

Valentino nella polvere 

A cento all’ora, curva 2 sulla sinistra, Valentino perde il controllo della Yamaha e finisce nella ghiaia proprio quando i tifosi cominciavano ad assaporare una domenica speciale. E’ la seconda caduta consecutiva in una settimana. Impolverato, a testa bassa, il 9 volte campione del mondo torna ai box in sella allo scooter di un fotografo, poi l’amico Uccio al box prova inutilmente a consolarlo, ed è l’esemplare immagine di un campione consapevole di aver perso una grande occasione. L’ultima, forse. 

La rimonta di Bagnaia 

Nel finale la coppia Suzuki – Mir, Rins- ha la meglio su Morbidelli, e chissà cosa poteva accadere con qualche giro in più. All’ultima tornata Bagnaia attacca il compagno di squadra Miller, ma è troppo tardi: per ‘peccò è stata comunque una grande rimonta. “Purtroppo venerdì sono arrivato scarico. Si impara dagli errori. Da metà gara ho cercato di sbagliare il meno possibile, potevo fare meglio ma il bilancio tutto sommato è buono. Anche se una casa come Ducati dovrebbe puntare a vincere tutte le corse”. 

Fonte www.repubblica.it

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