NAPOLI – Rino Gattuso smentisce attriti con i giocatori del suo Napoli alla vigilia della sfida di Europa League contro il Rijeka. Il ko in campionato con il Milan è stato pesante, ma ci sono le potenzialità per ritornare a correre: “Quello che avete scritto sul litigio con la squadra non è vero – spiega in conferenza stampa Gattuso – ho parlato alla squadra, ho espresso le mie perplessità, la squadra non ha litigato con me. Non devo vedere nessuna reazione. Vedo grande senso di appartenenza, ma non basta, voglio qualcosa in più. Non possiamo giocare solo di fioretto, ci sono dei momenti in cui bisogna leggere la gara. Bisogna stare là e soffrire e noi lo sappiamo fare, lo abbiamo dimostrato. In questo momento dobbiamo ricominciare ad annusare il pericolo. Non si può sempre giocare bene, si deve saper mettere l’elmetto. Forse non mi esprimo bene quando parlo, ma io ho sempre detto che la responsabilità fosse la mia. Vorrei la squadra più compatta e grintosa“. Poi Gattuso torna sull’argomento: “La qualità di gioco non mi preoccupa, ma quando parlo di cattiveria non è solo quando non abbiamo la palla, ma pure quando ce l’abbiamo, stiamo sbagliando tanto e dobbiamo dare di più“.
Gattuso: “La squadra mi segue”
Gattuso non vuole che vicende esterne, con quella relativa agli stipendi, influiscano nel rendimento dei suoi ragazzi: “La squadra deve pensare a lavorare. Firmiamo dei contratti importanti, a cifre importanti e siamo tutelati. In questo momento non bisogna pensarci, se si pensa a questo vuol dire che cerchiamo alibi. E chi cerca alibi non può stare con me. Vivo questo lavoro a trecento chilometri all’ora tutti i giorni, desidero persone che ci mettano voglia e passione. Nella mia squadra vedo tutto questo. Ho una squadra che mi segue, che gioca un grande calcio, lo dicono anche i numeri. Serve più malizia e cattiveria, ma stiamo facendo bene. Poi se qualcuno, qui a Napoli, pensava che dovessimo fare 130 punti e non perdere mai, si sbaglia“.
Gattuso a muso duro
Poi Gattuso si sofferma sulla gestione del gruppo: “Non vado tutti i giorni a muso duro, ci sono i momenti della carezza, dei complimenti, altri del mandare a fanculo chi se lo merito, sono molto attento. La parola mentalità è ampia, ho detto soltanto che bisogna alzare l’asticella, giocare anche in un altro modo, non pensare soltanto al compagno. Siamo forti e lo sappiamo, sono orgoglioso di allenare questa squadra, ma bisogna aggiustare il modo di stare in campo. Tutto quello venuto fuori non sta né in cielo né in terra“. I numeri dicono che il Napoli è andato in svantaggio cinque volte nelle ultime sette partite: “Abbiamo sbagliato tantissimi primi tempi, anche domenica nei primi 15 minuti – conferma Gattuso – abbiamo sbagliato troppo. Questo ci deve far riflettere, è un dato di cui sto parlando con il mio staff. Non è sempre facile riprendere certe situazioni anche se abbiamo tantissime qualità. Dobbiamo alzare l’asticella a livello mentale. Nessuno ci regala nulla“.
Fonte tuttosport.com