NAPOLI – Nessun positivo, per il secondo tampone consecutivo nello spazio di 48 ore. I contagi sono rimasti due: quelli di Zielinski ed Elmas, positivi al Covid dopo aver affrontato il Genoa al San Paolo. Poi l’accenno di focolaio è stato circoscritto: si spera a questo punto in modo definitivo.
La “bolla” – intesa in modo molto rigoroso – sembra funzionare e forse il precedente del Napoli potrebbe indicare al calcio italiano la strada giusta per portare avanti la stagione. C’è voluto infatti l’intervento a gamba tesa della Asl per imporre agli azzurri un isolamento vero e proprio, a differenza di quello soft previsto dal vigente protocollo sanitario, messo a punto da Governo e Figc in una fase meno stringente dell’emergenza. I due tamponi settimanali – poi ridotti a uno – non si sono dimostrati sufficienti. Solo spostando il loro domicilio nella sede di Castel Volturno gli azzurri hanno invece avuto la possibilità di allenarsi in assoluta sicurezza e senza avere altri contatti esterni (da martedì) Rino Gattuso e i suoi giocatori hanno fermato sul nascere la catena di trasmissione del virus, restando chiusi notte e giorno al Training Center.
Soltanto la Asl potrà liberare il Napoli dalla sua quarantena, sulla cui durata verrà presa una decisione definitiva dopo il secondo tampone negativo per tutto il gruppo. Intanto gli azzurri ne stanno approfittando per preparare nel migliore dei modi la sfida di sabato prossimo contro l’Atalanta, al San Paolo. Gattuso ha infatti a disposizione tutto il gruppo, con le uniche eccezioni ovviamente di Zielinski ed Elmas. La bolla (non soft…) stile Nba funziona, anche se per i giocatori aumentano i sacrifici e il ritiro a tempo indeterminato è stato accettato con insofferenza da Insigne e compagni. Ma la catena dei contagi è stata fermata ed era questo il più importante obiettivo da raggiungere.
Fonte www.repubblica.it