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Neymar, Pep e papà. Le carte per convincere Messi

Messi con un piede fuori dal Barcellona. Ma per dove? I giornali spagnoli sono concordi il giorno dopo il fallimentare colloquio tra il giocatore argentino e il nuovo allenatore dei blaugrana Koeman: quella di Leo sarà una scelta di vita, anche extracalcistica: “A Ciudad Contal Messi ha costruito un ecosistema perfetto” spiega Marca riferendosi alla vita regolatissima, la casa scelta in ogni particolare da lui e sua moglie Antonella. Dopo 20  anni nella stessa città questi fattori pesano anche di più del progetto tecnico del Barcellona. Per quanto la società confermi “i dubbi di Messi, ma siamo sicuri che Messi rispetterà il contratto con il Barcellona” se fosse una pura scelta di campo è probabile che l’addio sarebbe inevitabile. Ma così non è

L’amico Neymar a Parigi
Ed allora chi vuole accaparrarsi Messi deve mettere qualcosa in più oltre al super ingaggio e l’ambizione di vincere la Champions e titoli nazionali. Il Paris Saint Germain è considerato in pole proprio perché ai soldi degli emiri del Qatar può offrire la prospettiva di duettare di nuovo con Neymar, uno dei pochi, dicono i calciatori, che sia riuscito a conquistare il timido Leo anche nel privato. Trascinatore in campo e fuori Neymar doveva tornare a Barcellona per far tornare il sorriso a Messi, invece il club ha comprato Griezmann: uno dei primi segnali che l’intesa con il Barcellona si stava sfilaccciando

Il fratello Pep a Manchester
Il Manchester City dagli operatori di mercato viene indicato come attendista. Un po’ alla forza di poter offrire a Messi le stesse condizioni contrattrattuali della Pulce, poco meno di 100 milioni di euro lordi all’anno, un po’ perché il suo vero asso nella manica e Pep Guardiola. Solo lui più garantire a Messi una squadra che lo faccia giocare come ai tempi d’oro del Barcellona del primo triplete. Con una telefonata di Pep, anche il glamour di Parigi sarebbe meno scintillante

Il papà a Milano
La scelta di Jorge Messi di prendere casa a Milano, ma anche di diventare cittadino italiano, nasce dal favorevole trattamento fiscale riservato agli italiani che rientrano del nostro paese. Jorge, che gestisce il patrimonio di Messi tra sponsor e diritti d’immagine con la sua società italiana potrà pagare molte meno tasse sugli utili prodotti all’estero. Ma anche se suo figlio avesse un contratto in Italia, potrebbe usufruire del trattamento per i “neo residenti” che ha permesso a tanti colleghi (su tutti Cristiano Ronaldo) di confermare i loro ingaggi. L’Inter spera che basti per interessare l’argentino a suo tempo corteggiato da Massimo Moratti

Fonte www.repubblica.it

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