E’ iniziata come era finita: coi Chiefs vincenti. Ma il mondo è cambiato, e molto, e non in meglio, da quando Kansas City vinse il Super Bowl. Una pandemia devastante e l’esplosione dell’odio razziale segnano le nostre esistenze ed erano visibili anche ieri, nei gesti e nelle situazioni che hanno circondato l’apertura della stagione Nfl.
Giustizia sociale, il ruolo dei giocatori
Il gesto più forte, inutile stare a girarci attorno, è stato quello dei Texans. La squadra di Houston ha deciso di restare direttamente negli spogliatoi durante l’inno nazionale. Una evoluzione della protesta antirazzista che è costata la carriera a Colin Kaepernick. L’America è sconvolta da quanto sta avvenendo e dopo l’omicidio di Floyd nulla è più come prima. Anche i Chiefs hanno voluto lasciare un segno su questo tema e sono scesi in campo 30 minuti prima per vedere Alicia Keyes eseguire “ Lift Every Voice and Sing ”, che è spesso considerato l’inno nazionale nero, in un video che vuole affrontare la disuguaglianza razziale.
Mascherine e distanziamento
L’incubo Covid aleggiava all’Arrowhead uno dei pochi stadi che, per ora, col beneplacito dello stato che lo ospita, ha aperto a una capienza limitata: 17 mila spettatori. Con distanziamento. E mascherine. Nella maggior parte degli impianti invece, zero pubblico e frastuono digitale organizzato dalla Nfl.
Mahomes padrone, sorpresa rookie
Ll’unica cosa che ci ha riportato al football di appena un anno fa, anche meno, è stata la leadership con cujiPatrick Mahomes ha guidato in scioltezza i Kansas City Chiefs su e giù per il campo.
L’MVP del Super Bowl ha totalizzato 211 yard e tre touchdown. Bella sorpresa il rookie Clyde Edwards-Helaire che ha corso sotto la pioggia per 138 yard e segnato un td.
Bene come al solito Travis Kelce, Sammy Watkins e Tyreek Hill che hanno ricevuto i lanci trasformati in touchdown. Insomma, Kansas City era e resta tra le favoritissime.
Dall’altra parte Deshaun Watson dei texani ha lanciato un passaggio da touchdown e ne ha siglato uno con una breve corsa ma per tutta la gara è stato sotto pressione implacabile e c’è scappato pure un intercetto. Bene solo David Johnson che ha tenuto in bilico la gara nel primo tempo con una corsa da 77 yard e relativo touchdown. Ma l’impressione è che senza DeAndrè Hopkins (finito ai Cardinals) per Watson sarà durissima trovare soluzioni vincenti in attacco.
CHIEFS – TEXANS 34-20
Fonte www.repubblica.it