avvocatoinprimafila il metodo apf

Orange Bowl: vince Tirante, numero 1 che sogna in grande

L’edizione 2019 dell’Orange Bowl ha disegnato la geografia del tennis che verrà. In Florida, hanno brillato gli under 18 e gli under 16 di Argentina, Spagna e Stati Uniti come Thiago Tirante, numero 1 junior che dall’anno prossimo tenterà il salto tra i professionisti. Con la speranza di ripetere la carriera dei tanti campioni che hanno trionfato nel torneo, iniziato nel lontano 1947 presso il Flamingo Tennis Center a Miami Beach. L’Orange Bowl, per cui è stata istituita nel ’48 la categoria under 14, e nel 1962 anche quella categoria under 12  (il Junior Orange Bowl, non disputato per alcune stagioni negli anni ’90), fa parte della categoria Grade A, come gli Slam Junior o il Bonfiglio a Milano.

A certificare l’importanza dell’Orange Bowl è sufficiente il suo albo d’oro, ricchissimo di campioni di ogni epoca. Hanno alzato la “coppa con le arance” giovani poi diventati campioni come Roche, Orantes, Barazzutti, Borg, McEnroe, Lendl, Wilander, Edberg, Courier, Federer, Dimitrov, e più recentemente Thiem, Rublev e Kecmanovic. Non meno importante il settore femminile, con successi delle giovani Bueno, Evert, Mandlikova, Reggi, Sabatini, Bartoli, Wozniacki, Bianca Andreescu e lo scorso anno Cori Gauff.

L’Argentina domina il maschile under18

Tutta albiceleste la finale under 18 maschile, con Thiago Tirante che ha sconfitto 6-0 6-3 l’amico connazionale Juan Bautista Torres. Un match a senso unico, che ha consentito al favorito del torneo di chiudere la stagione (e la sua carriera junior) al n.1 del ranking ITF. Tirante ha raggiunto quest’importante risultato grazie a un rush finale incredibile: 18 vittorie consecutive negli ultimi tornei disputati, Copa Yucatán in Messico, il prestigioso Eddie Herr International Junior Championship e Orange Bowl.

 

“Ho giocato un tennis molto consistente” ha dichiarato Thiago dopo il successo, “conosco bene Torres, lui è molto forte quando gli scambi sono rapidi, così ho provato a rallentare il gioco, tra colpi in top spin e altri tagliati, per non dargli ritmo. Ho fatto una bella partita, sono davvero stanco dopo queste settimane per me incredibili”. Il 18enne di La Plata è il settimo argentino a trionfare nella categoria under18 dell’Orange Bowl, ed è il quarto a terminare l’anno al primo posto del ranking. Prima di lui c’erano riusciti i connazionali Axel Geller nel 2017, Federico Browne nel 1994 e Mariano Zabaleta nel 1995.

Robin Montgomery, nuovo talento a stelle e strisce

Il tabellone under18 femminile ha registrato il forfait last minute della 17enne francese Diane Parry, n.1 ITF. Brava ad approfittarne la talentuosa statunitense Robin Montgomery, che è cresciuta match dopo match arrivando alla finale senza perdere un set, concedendo una manciata di games alle rivali. A sfidarla per la coppa “delle arance” la bielorussa Jana Kolodynska, in grande forma dopo la finale raggiunta la settimana precedente all’Eddie Herr. Scatta velocissima dai blocchi Jana, che grazie ad un tennis consistente vola 5-2 nel primo set. Arriva la reazione di Robin, brava a scrollarsi di dosso la tensione e alzare il livello. L’americana non sbaglia più niente, strappa dieci punti in fila tornando in vita nel set.

Al tiebreak Montgomery gioca con più coraggio, spingendo e cercando il vincente. Chiude 7-4 il tiebreak e vince agevolmente il secondo set 6-3, aggiudicandosi il primo torneo Grade A in carriera. “Ero troppo nervosa, non muovevo bene i piedi ed arrivavo male sulla palla. Appena mi sono sciolta tutto è andato come speravo”, questo il commento della 15enne di Washington DC, dotata di un tennis aggressivo da fondo campo in cui spicca il dritto mancino, molto insidioso per rotazione e facilità nel cambiare ritmo. Con la vittoria dell’Orange Bowl Robin sale al n.8 del ranking ITF.

Daniel Rincon, dalla Nadal Academy alla coppa delle “arance”

La stella indiscussa del tabellone under16 maschile dell’Orange Bowl 2019 è Daniel Rincon. L’iberico classe 2003 ha vinto singolare e doppio, mostrando un tennis di qualità e quantità chiaramente ispirato a quello di Rafa Nadal. Non è un caso, visto che Daniel si allena presso l’accademia diretta da zio Toni: “Sono felice di questa vittoria” ha dichiarato Rincon, “in finale ho giocato il miglior match del torneo ed uno dei miei migliori di sempre. Ho iniziato ad allenarmi all’accademia di Nadal lo scorso settembre, lui è un’ispirazione per tutti e specialmente per me, anche perché sono mancino. Normale che provo ad imitare alcune sue giocate, ma è impossibile produrre lo stesso suo tennis”. Il giovane abulense è il sesto spagnolo a vincere l’Orange Bowl U16, ed è il successo più importante nella sua carriera junior, che si somma al terzo posto nella “Coppa Borotra” con il team nazionale.

Rincon ha sconfitto in finale lo statunitense Gabrielius Guzauskas con il netto punteggio di 6-0 6-1. Un match senza storia, troppo più consistente il tennis dello spagnolo, ideale sulla superficie in terra “verde” della Florida. La finale resta un ottimo risultato per Guzauskas, entrato nel main draw grazie a una wild card e capace di sorprendere all’esordio la prima testa di serie del seeding, l’austriaco Andrejic, issandosi sino all’atto conclusivo del torneo con un tennis molto efficace.

Under16, una bella finale tra Krueger e Ngounoue

Il tabellone under 16 femminile si è risolto con una finale tutta yankee tra Ashlyn Krueger e la giovanissima Clervie Ngounoue. La maggior sagacia tattica ed esperienza della 15enne Krueger ha avuto la meglio sulla potenza della 13enne Ngounoue, 7-5 2-6 6-2 lo score della finale a favore di Ashlyn. Krueger ha confermato il suo ottimo momento dopo la bella vittoria ottenuta all’Eddie Herr a Bradenton, tanto da meritarsi uno Special Exempt per l’Orange Bowl, arrivando fino al successo.

Due grandi tornei per la giovane di Dallas, che riscattano una stagione per lei sotto le aspettative, come ha dichiarato dopo la finale: “Sì, mi aspettavo molto di più dal 2019, ma l’importante è crederci sempre, continuare a provarci e non arrendersi mai. Anche quando ho perso molti match non mi sono mai lasciata andare, e la mia perseveranza alla fine è stata premiata. La finale non è stata affatto facile”.

Clervie infatti, nonostante la giovanissima età, porta in campo un tennis estremamente potente, tanto che quando prende ritmo è difficile da contenere. Il suo rovescio è un colpo spettacolare per velocità di esecuzione e precisione nella spinta.  Ngounoue aveva vinto lo scorso anno a Coral Gables il titolo under12 al Junior Orange Bowl. La statunitense aveva già conquistato a Shenzhen il WTA Future Stars under 14. E si prepara a diventare sul serio una delle future stelle del circuito.

Exit mobile version